Correre per correre
Alle tabelle preparate per noi da allenatori professionisti non si sfugge, e in fondo è giusto per più di un motivo. Primo, perché dopo qualche tempo che si corre con una certa costanza e una certa passione, viene da sé il desiderio farlo in modo più consapevole, e viene altrettanto da sé il desiderio di correre più svelto.
DeQou Action Beer, finalmente!
Noi amatori (almeno, quelli di livello medio come me) siamo dei ragazzacci, che durante l’adolescenza non si sono risparmiati nessuna di quelle cose turpi che caratterizzano appunto l’adolescenza dei ragazzacci, tra le quali il bere troppo. Una volta adulti, ecco che noi amatori viviamo un piccolo e apparentemente irrisolvibile dramma: quello di conciliare la pratica sportiva con un ragionevole consumo di alcol. Come fare?
“Impunità di gregge”: quando lo sport fa orrore
Benché, per scelta di chi scrive, la rubrica che state leggendo adotta quasi sempre una prospettiva ironica e leggera, siamo ben lungi dall’ignorare che...
Altra Provision 4
Siete riusciti a controbilanciare le gozzoviglie natalizie con un numero congruo di chilometri? Proprio di chilometri parliamo oggi, e più precisamente di quelli da me percorsi tra ottobre e dicembre con le Altra Provision 4.
SIXS: qualità, qualità, qualità
Rieccomi a parlare di capi
tecnici per il running, come vi avevo promesso qualche giorno fa.
Stavolta tocca a un marchio giovane ma ormai storico, conosciuto...
Manuale completo della corsa
Il podismo è uno sport di moda, i libri sul podismo pubblicati di recente sono dunque molti (troppi?) e verso di essi l’estensore di questo articolo – che, masochisticamente, se li legge quasi tutti – nutre i più disparati sentimenti
Karhu Ikoni Ortix, tecnologia e comfort
Dallo scorso dicembre, in preparazione della White Marble Marathon, mi sto allenando con le Karhu Ikoni Ortix.
Correre o morire
Qualche settimana fa abbiamo recensito (qui) Niente è impossibile, recentissima autobiografia del trentaduenne Kilian Jornet, campione di skyrunning, sci alpinismo e trail running. Alla luce di questo volume, è stata curiosa la lettura di Correre o morire, uscito per Priuli & Verlucca nel 2013 (traduzione di Francesco Ferrucci, prefazione di Simone Moro): i sei anni che intercorrono fra la pubblicazione dei due libri permettono di individuare analogie e differenze, che probabilmente rispecchiano da un lato la maturazione di un giovane uomo, dall’altro la fedeltà a pochissimi (ma assai ben radicati) principi.
Buoni propositi (podistici) per il 2023
L’uomo è l’unico animale superstizioso in natura.
E così, quando ci si avvicina alla fine dell’anno, si fanno i buoni propositi per quello venturo. Nessuno...
Coros Pace 2, tutto in 29 grammi
Cari podisti, d’estate vige una leggenda: quella secondo cui ci si allena senza obiettivi, e così si lascia l’orologio nel cassetto.
Mai esistita una frottola...












