Correre di più: e quindi?
Cari lettori, bentrovati. Oggi proverò a sviluppare un discorso semplice semplice, ma a suo modo importante. Comincerò (e forse finirò) parlando di me, ma...
La mia intercapedine
Due lunedì fa, cari lettori, vi ho resi partecipi del mio infortunio.
Non già (o non solo) per avere qualcuno con cui condividere le mie...
La salute nella corsa
Negli ultimi anni, non ci stancheremo di scriverlo, il boom del podismo (di per sé più che meritorio, non fosse altro che ogni nuovo corridore è una persona sottratta al rischio di una serie di patologie e guai psicofisici) ha prodotto anche tutto ciò che sempre produce una moda
Malattia, ambizioni, ingordigia
Sabato 25 maggio si è corsa la cento chilometri del Passatore, e diversi amici che hanno preso parte alla gara mi hanno aggiornato sulla...
Corridori: le tipologie della primavera 2020
Sto scrivendo questo articolo giovedì 23 aprile. Sembra ormai certo che il prossimo Decreto del Consiglio dei Ministri, che sarà in vigore da lunedì 4 maggio, allenterà la stretta anche su noi podisti: potremo finalmente correre per chilometraggi meno risicati e allontanandoci dalle nostre case-tane, e – ci auguriamo – senza il corollario insensato (anzi, nocivo, perché inibisce la corretta respirazione) della mascherina.
Ci siamo fermati, per vincere la partita più difficile
Ora è il momento di giocare la partita più difficile, quella con l’avversario invisibile… Chi avrà la meglio e ne uscirà vincitore?
Il mondo del calcio...
Tre cose notevoli
Alle Olimpiadi di Parigi sono successe tante cose importanti, sportive e mediatiche, ma – se doveste chiedermi quali sono le due medaglie che mi...
Tutta colpa del GPS
Perdonate se ogni tanto cito impunemente il mio podcast sul podismo. Nella cui ultima puntata, che sarà in streaming da martedì 28 marzo, mi...
Accontentarsi
C’è una poesia, a dir la verità un po’ stucchevole al mio orecchio, scritta da Douglas Malloch.
Credo che sia piuttosto celebre, e i primi...
Appunti sparsi e disordinatissimi di un podista confuso
In questi giorni faticosi (come confessato altrove, sono costretto a correre in un percorso da criceti; faccio foschi pensieri sul futuro prossimo, personale e collettivo; mia figlia a casa da scuola e impossibilitata a fare esercizio fisico è una sorta di bomba a orologeria che vaga per le stanze), in questi giorni faticosi, dicevo, lavoro poco e male, scrivo ancor meno e ancor peggio, e così mi ritrovo vicino alla consegna del mio pezzo settimanale per Moondo senza non solo non aver redatto ancora niente, ma senza nemmeno avere idea di cosa scrivere.












