Pdx Sport, calza a pennello
Negli ultimi anni tutte le personalità coinvolte a diverso titolo nel mondo del podismo (atleti, allenatori, massaggiatori, fisioterapisti…) si sono finalmente accorte che il piede è la parte del corpo maggiormente coinvolta nell’azione della corsa. Sempre più corridori eseguono, ad esempio, esercizi per migliorare proprio la forza e l’elasticità dei piedi; le scarpe da running sono sempre più sofisticate e diversificate; e i marchi di abbigliamento prestano un’attenzione vieppiù crescente alla produzione di calze tecniche di alta qualità.
Annuario dell’atletica 2020
Allora siamo intesi: oggi il podismo – perdonatemi, il running – si compone di selfie, influencer, calze a compressione da novantanove euro e novanta al paio, oscuri amatori che vergano lunghissimi post sui social dove raccontano di come siano riusciti nell’incredibile impresa di correre una mezza maratona in un’ora e cinquantasei minuti, libri autoprodotti in cui ex alcolizzati, ladri e sicofanti narrano (narrano, oddio…) come – dopo immancabile crisi mistica – siano riusciti a raddrizzare la loro grama esistenza e a correre la maratona di New York, creme riscaldanti al topinambur e stage di podismo pagabili in ottantaquattro comode rate mensili.
Run Up della Floky Socks: promesse mantenute
I miei lettori sanno che recensisco con una certa parsimonia i capi tecnici per il podismo, mosso dal sospetto che in questi ultimi tempi gli amatori siano vittima di un equivoco
Suunto 9 Baro: tutto in 81 grammi
Questo straordinario GPS multisport è perfetto per le competizioni di lunga durata: solidissimo, ha una batteria che permette di monitorare qualcosa come 120 ore di attività consecutive senza bisogno di ricarica. I materiali di cui è composto sono cristallo zeffiro a copertura dello schermo, silicone nel cinturino e acciaio inossidabile nella ghiera. È resistente all’acqua sino a 100 metri di profondità e si può impostare in venti diverse lingue.
La corsa e oltre
Chi scrive ha più volte dichiarato non solo di essere un purista della corsa su asfalto, ma pure – civettuolo che non è altro – di guardare non senza sospetto agli amanti della corsa in natura, o trail running che dir si voglia.
“Finding ultra”, non la solita storia
Può la solita storia del loser che si riscatta dalla propria mediocrità, diventando un formidabile atleta, appassionare un lettore scafato?
La mezza maratona di Oristano
Nel novero delle mezze maratone che si corrono in Sardegna – non molte, a dire il vero – la mezza di Oristano (la cui dicitura precisa è Mezza maratona del Giudicato di Oristano) è tra quelle, se così ci si può riferire a una gara podistica, che più mi sono simpatiche; e sospetto che il motivo vada ricercato nel bell’equilibrio di alcune sue caratteristiche.
Ho corso
Non so voi, cari podisti.
Non so voi, ma io – per il fatto di correre – non mi sento affatto un eroe. Inoltre non...
Vanish Tempo, comodità e reattività in un colpo solo
Cari lettori, cari podisti, che gara state preparando? Chi scrive, lo sapete già, ce la metterà tutta per tenere a bada i postumi degli...
1h59’40” e dintorni
Sabato 12 ottobre 2019, a Vienna, Eliud Kipchoge ha corso una maratona col tempo, non omologato, di 1h59’40”, e il novantacinque per cento della popolazione terrestre adulta si è sentita in dovere di fornire il proprio punto di vista sull’episodio.












