ESI, integrazione dietetica di qualità
Cari lettori, ormai vi ho ripetuto un sufficiente numero di volte che la mia collaborazione con Moondo è all’insegna della più assoluta libertà. Il...
Intervista a Lorenzo Lotti
Ogni tanto, da queste parti, amiamo ricordare quanto farebbe bene – a una buona percentuale di podisti amatori – prendersi un po’ meno sul...
Giacca con cappuccio GORE-TEX SHAKEDRY™: chi è senza peccato…
GORE Wear è uno dei marchi che adotta la tecnologia GORE-TEX, mitico tessuto brevettato nell’ormai lontano 1976. In breve, il tessuto GORE-TEX riesce in un’impresa che suona quasi come un ossimoro: rendere estremamente traspiranti e allo stesso tempo del tutto impermeabili i suoi prodotti, grazie a una serie di dieci membrane ciascuna delle quali presenta qualcosa come nove miliardi di microscopici fori per pollice quadrato (!).
Monopattino elettrico oZ-o 8.5, ecodivertimento assicurato
Cari lettori, oggi sarete testimoni di un clamoroso strappo alla regola. Perché? Perché per una volta mi prenderò una sana vacanza dal mio ruolo...
Birra Action Biova, leggera, buona e meritoria
Ogni tanto, con i più intimi dei miei amici podisti, ci ripetiamo una battuta. Riferendoci al fatto che è una vitaccia, la nostra: dobbiamo...
Calze TRS, compressione e comodità
Cari lettori, rieccomi dopo mesi a recensire due articoli di abbigliamento sportivo.
Se sono così parsimonioso nel raccontarvi di capi tecnici, occhiali e quant’altro, voglio...
Criceti e divertimento
Amici podisti, coraggio. È un momento difficile, e l’estensore di questo articolo avrebbe una gran voglia di esprimere il suo punto di vista. Ma non lo fa per due motivi: perché non vuole aggiungere un’opinione alla miriade di quelle – spesso dettate dall’emotività, superficiali e contraddittorie – che affollano il web; e poi perché solo guardando un fenomeno dalla dovuta distanza (temporale) lo si può analizzare con sufficiente lucidità.
Annuario dell’atletica 2020
Allora siamo intesi: oggi il podismo – perdonatemi, il running – si compone di selfie, influencer, calze a compressione da novantanove euro e novanta al paio, oscuri amatori che vergano lunghissimi post sui social dove raccontano di come siano riusciti nell’incredibile impresa di correre una mezza maratona in un’ora e cinquantasei minuti, libri autoprodotti in cui ex alcolizzati, ladri e sicofanti narrano (narrano, oddio…) come – dopo immancabile crisi mistica – siano riusciti a raddrizzare la loro grama esistenza e a correre la maratona di New York, creme riscaldanti al topinambur e stage di podismo pagabili in ottantaquattro comode rate mensili.
L’uomo che sconfisse Hitler
Tra i più straordinari atleti del Novecento, J. C. “Jesse” Owens è celebre per il suo trionfo alle Olimpiadi di Berlino del 1936, dove ha vinto ben quattro medaglie d’oro (nei 100 e 200 metri, nella staffetta 4x100 e nel salto in lungo), e dove pare sia stato vittima di un clamoroso gesto discriminatorio, richiamato dal titolo dell’autobiografia di cui ci occuperemo oggi: L’uomo che sconfisse Hitler, uscito in Italia per Piano B Edizioni nella traduzione di Andrea Roveda.
Il mio inizio (podistico) di 2023
Ben trovati e buon anno, cari lettori.
Se l’ultima volta mi sono concesso la libertà di parlarvi dei miei buoni propositi sportivi per l’anno venturo,...