Acque Chiare, naturalmente
Oggi sta mutando l’atteggiamento generale, e lo stare bene va trasformandosi in una cura sempre più complessiva della propria condizione psicofisica. In questo senso ci vengono in soccorso alcune aziende che mettono in commercio, per nostra fortuna, prodotti di elevatissima qualità, con un occhio di riguardo sia alla salute dei consumatori che a quella dell’ambiente.
Salice Occhiali, vedi italiano (e vedi bene)
Quando faccio una digressione, ceri lettori, la faccio decisamente lunga.
Nel senso che in questo spazio vi ho parlato per anni di podismo, concentrandomi soprattutto...
Cento volte cento metri
Noi maratoneti guardiamo con una mistura di stupore e invidia quei curiosi personaggi che in teoria farebbero il nostro stesso sport, ma in pratica...
Suunto 9 Baro: tutto in 81 grammi
Questo straordinario GPS multisport è perfetto per le competizioni di lunga durata: solidissimo, ha una batteria che permette di monitorare qualcosa come 120 ore di attività consecutive senza bisogno di ricarica. I materiali di cui è composto sono cristallo zeffiro a copertura dello schermo, silicone nel cinturino e acciaio inossidabile nella ghiera. È resistente all’acqua sino a 100 metri di profondità e si può impostare in venti diverse lingue.
Emil Zátopek, il più grande di tutti
Cosa ha fatto assurgere Emil Zátopek a idolo, o più sobriamente a punto di riferimento, per tanti di noi podisti amatori?Possiamo forse scoprirlo leggendo Emil Zátopek. Una vita straordinaria in tempi non ordinari, scritto da Rick Broadbent e uscito in Italia nel maggio del 2018 per i tipi di 66thand2nd (traduzione di Andrea Marti e Stefano Tettamanti).
Nati per correre. E dunque per camminare
Da quando, nel 2004, la rivista Nature ha ospitato l’ormai celebre articolo scritto dal biologo Dennis Bramble e dall’antropologo Daniel Lieberman, tutti noi podisti (e non solo) sappiamo di essere nati per correre. L’approfondito studio dimostra come il nostro sistema muscolare, quello osseo e quello della termoregolazione fanno sì che la specie umana sia imbattibile nella corsa di resistenza: e in effetti l’uomo preistorico si procacciava il cibo inseguendo le prede per chilometri e chilometri, sino a sfiancarle.
Tutto quello che avreste voluto sapere sullo psoas (ma non avete mai osato chiedere)
Nel suo ultimo libro, Tipi che corrono, Fulvio Massini ci svela che Carlo Vittori – allenatore tra gli altri del grande Pietro Mennea – reputava l’ileopsoas “il muscolo più importante della corsa”.
I miei allenamenti
Mi sono sempre vergognato di quelli che – specie sui social – scrivono post chilometrici, o sciorinano servizi fotografici dettagliatissimi, sui propri allenamenti.
Eppure, né...
Verso la regina
Questa rubrica sugli sport, decisamente incentrata sul podismo (un vizio è tale se lo si coltiva con tenacia), cerca di mantenere un taglio differente...
Un fallimento è un fallimento (ma…)
Una recensione tira l’altra, e così è da febbraio che questo spazio non ospita una mia riflessione diciamo tra il podistico e l’esistenziale.
È tornato...