Distrazione e concentrazione
Oggi parlo di me ma non per il piacere vanitoso di parlare di me.
Inizio parlando di me, di una cosa bella che mi è...
Intervista a Lorenzo Lotti
Ogni tanto, da queste parti, amiamo ricordare quanto farebbe bene – a una buona percentuale di podisti amatori – prendersi un po’ meno sul...
De arte gymnastica
Cari sportivi, avrete ormai imparato che oggi il podismo è anche una moda; e dunque – ahinoi – un florido mercato. Calzature, capi di...
Coros Pace 2, tutto in 29 grammi
Cari podisti, d’estate vige una leggenda: quella secondo cui ci si allena senza obiettivi, e così si lascia l’orologio nel cassetto.
Mai esistita una frottola...
Nuovi prodotti SIXS: stiamo freschi!
Comincio ad avere un’età tale da potermi arrogare il diritto, ogni volta che spunta il primo caldo, di dire che in questa stagione temperature...
Ipnosi e Cortina-Dobbiaco
Cari lettori, in diversi degli ultimi articoli vi ho somministrato informazioni sul mio infortunio e sulla mi ripresa graduale degli allenamenti. Non per narcisismo,...
I ventuno chilometri (e novantasette metri) di Max Monteforte
Curiosa distanza, la mezza maratona.
C’è chi l’ha ribattezzata la lunga dal volto umano. Per ricordarci che sì, ventuno chilometri (e novantasette metri e mezzo,...
La convalescenza del podista
Va bene, il titolo è un po’ sul pomposo andante.
Perché non è che qui si tratti proprio di parlare della convalescenza del podista in...
Genova City Marathon: e due!
Coraggio, amici podisti: il caldo atroce sembra stia
per terminare e presto potremo ricominciare ad allenarci in modo dignitoso.
L’articolo di quest’oggi riveste per me una certa
importanza, per più di un motivo: intanto, perché sullo stesso argomento – presentando
l’edizione 2018 – ho scritto
il mio primo articolo per questa sezione di Moondo.
E poi perché mi trovo a riparlare della maratona della mia città, la Genova City Marathon, giunta
quest’anno alla sua seconda edizione.
Il problema podistico in San Tommaso
Nella quasi compulsiva produzione di libri che indagano più o meno frontalmente l’universo del podismo, abbiamo già detto altrove che pochi si distinguono per rigore scientifico e felicità di scrittura. Tra questi, si annoverano manuali redatti da allenatori ormai universalmente conosciuti nell’ambiente (ne approfittiamo per ricordarvi una volta di più di diffidare delle tabelle di allenamento intercettate in rete, specie se appaiono come anonime), oppure da biografie su grandi corridori