Calze tecniche Dr. Gibaud
Lo so: ormai da svariate settimane, complice l’uscita di una grande quantità di libri sul podismo, non vi parlo più di capi tecnici per il podismo.
La Ciclovia della Romagna-Toscana
Il mio ben noto rapporto monogamico nei confronti del podismo ogni tanto patisce qualche piccola distrazione, e mi dà modo di raccontarvi cosa succede nel mondo delle altre discipline, specie in quella branca amatoriale del ciclismo che oggi prende il nome di cicloturismo, pratica virtuosa che unisce l’amore per le due ruote a quello per una modalità moderna, attiva ed ecologica di vivere il paesaggio.
ESI, integrazione dietetica di qualità
Cari lettori, ormai vi ho ripetuto un sufficiente numero di volte che la mia collaborazione con Moondo è all’insegna della più assoluta libertà. Il...
Ipnosi e Cortina-Dobbiaco
Cari lettori, in diversi degli ultimi articoli vi ho somministrato informazioni sul mio infortunio e sulla mi ripresa graduale degli allenamenti. Non per narcisismo,...
Vanish Tempo, comodità e reattività in un colpo solo
Cari lettori, cari podisti, che gara state preparando? Chi scrive, lo sapete già, ce la metterà tutta per tenere a bada i postumi degli...
Correre a Budapest
Sto scrivendo queste righe da Budapest, dove mi sono concesso – con la mia famiglia e una di cari amici – una breve vacanza.
La...
Volchem, l’integrazione Made in Italy
Bentrovati, sportivi!
Nelle scorse settimane ho testato qualche campione di prodotti per l’integrazione Volchem, azienda con sede in provincia di Padova, la cui linea di...
“Running wild”: intimità vs esibizione
Che ci piaccia oppure no, la corsa in questi ultimi anni è diventata una moda. E se la sempre più diffusa passione per il running ha certamente i suoi risvolti positivi (un aumento dei podisti significa, ad esempio, un aumento delle persone che godono di buona salute), c’è al contrario chi della corsa fa propri solo gli aspetti esteriori, collaterali, spesso dimenticandosi dell’essenza di questo meraviglioso sport.
I miei amici corridori
I miei amici corridori preferiscono farsi chiamare corridori o podisti piuttosto che runner, perché non hanno nessun bisogno di strizzare l’occhio a una lingua diversa (e più povera) della nostra. Sono tremendi, i miei amici corridori.
Appunti sparsi e disordinatissimi di un podista confuso
In questi giorni faticosi (come confessato altrove, sono costretto a correre in un percorso da criceti; faccio foschi pensieri sul futuro prossimo, personale e collettivo; mia figlia a casa da scuola e impossibilitata a fare esercizio fisico è una sorta di bomba a orologeria che vaga per le stanze), in questi giorni faticosi, dicevo, lavoro poco e male, scrivo ancor meno e ancor peggio, e così mi ritrovo vicino alla consegna del mio pezzo settimanale per Moondo senza non solo non aver redatto ancora niente, ma senza nemmeno avere idea di cosa scrivere.