Le prelibatezze de I Carusi

Da un po’ di tempo non vi parlo più di prodotti alimentari che, per qualità, non dovrebbero mai mancare nella dieta degli sportivi. Rompo il silenzio grazie a I Carusi, splendido relais del circuito di Bed&Runfast situato nel comune di Noto, in provincia di Siracusa.

I Carusi è anche – se non soprattutto – un’azienda agricola biologica, non a caso circondata da ulivi e mandorli. Dico non a caso perché la loro produzione si incentra su olio e mandorle, oltre che sulla marmellata di arance.

I prodotti assaggiati

Partiamo proprio dalla marmellata, che ha forse un’importanza minore nell’attività dell’azienda. Prima di aprirla, sono sobbalzato nel leggere che gli ingredienti sono per il 50% arance bio (siciliane, superfluo aggiungerlo) e per il 50% zucchero di canna bio, io sempre così attento a scegliere esclusivamente marmellate che abbiano solo gli zuccheri provenienti dalla frutta. Poi però rifletto sul fatto che in marmellate industriali apparentemente prive di zuccheri aggiunti vengono inseriti furbescamente dei gelificanti che né più né meno… sono zuccheri. Quindi, senza sottilizzare e concentrandomi sul sapore, posso dire di averlo trovato eccezionale; anche la presenza di grumi di frutta rassicura sulla composizione artigianale di questa marmellata.

Le mandorle coltivate al relais sono delle varietà Pizzuta, Romana e Fascionello. La varietà Pizzuta, tipica della zona, è la più utilizzata dall’industria della confetteria e da quella dolciaria, ad esempio per la produzione di granite. Le mandorle sono antinfiammatori naturali, antiossidanti e ricche di vitamine; a quanto so io, forniscono anche una discreta quota proteica. Personalmente, amo immergerle in uno squisito yogurt bianco locale (locale nel senso di ogliastrino – l’Ogliastra è l’ex provincia della Sardegna in cui risiedo). Le mandorle sgusciate de I Carusi sono morbide, profumate e gustosissime.

Veniamo infine all’olio extravergine d’oliva biologico IGP, che nasce dall’unione di due varietà tipiche della val di Noto, il Moresca e il Verdese. Leggendo le sue caratteristiche sul sito Internet de I Carusi (che invito a visitare anche per scoprire nel dettaglio le varie fasi di raccolta delle olive, di estrazione dell’olio e di imbottigliamento) scopro che questo mix dà all’olio un sapore leggermente piccante con retrogusto di mandorla amara, mentre il profumo ha un fruttato con sentore di pomodoro fresco.

Non sarei di certo stato capace di intercettare tutti questi sentori – devo arrendermi al ruolo di fagocitatore dilettantesco – ma posso di certo dire che, se la marmellata e le mandorle de I Carusi sono ottime, l’olio è semplicemente strepitoso. Il suo sapore e il suo profumo sono così decisi ed equilibrati da renderlo perfetto per ogni tipo di condimento a crudo, anche se personalmente ho trovato impareggiabile una liaison culinaria tra le nostre due isole maggiori, grattugiando su un piatto di spaghetti un po’ di bottarga di muggine di Arbatax e aggiungendo questo superbo olio.

Conclusioni

Ogni volta che gustiamo alimenti di qualità dobbiamo fare uno sforzo di onestà e ripeterci che il tempo e il denaro dedicati a un’alimentazione sana e varia non sono mai sprecati. Non mi rivolgo solo a noi sportivi, per i quali una corretta nutrizione è inevitabile se si vuole mantenere alto (ciascuno per i propri parametri atletici) il livello delle prestazioni. Il cibo è, o dovrebbe essere, una ricchezza per tutti: intanto perché cibarsi in modo corretto (per qualità degli alimenti e del loro processo produttivo) ci mette nella migliore comunicazione col mondo, sia dal punto di vista culturale che naturale; mangiare bene significa dunque rispettare il pianeta. E poi, ovviamente, perché cibarsi in modo corretto significa prendersi cura del proprio organismo, dunque rispettare se stessi.

E poi, noi sportivi lo sappiamo: così come lo sport induce a mangiare bene, mangiare bene induce a fare sport. Il circolo virtuoso è lì che ci aspetta, sarebbe sciocco non considerarlo.



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Claudio Bagnasco
Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975. Suoi brani narrativi e saggistici sono apparsi su vari blog e riviste. Ha pubblicato alcuni libri, tra cui i romanzi "Silvia che seppellisce i morti" (Il Maestrale 2010) e "Gli inseguiti" (CartaCanta 2019), e la raccolta di racconti "In un corpo solo" (Quarup 2011). Ha curato il volume "Dato il posto in cui ci troviamo. Racconti dal carcere di Marassi" (Il Canneto 2013). Il 31 ottobre 2019 è uscito il suo saggio "Runningsofia. Filosofia della corsa" (il Melangolo, seconda edizione 2021). Con Giovanna Piazza ha ideato e cura il blog letterario "Squadernauti". Ha ideato Bed&Runfast, il punto d'incontro fra il mondo del podismo e quello delle strutture ricettive. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com. Dal 2013 abita a Tortolì, dove gestisce un B&B con la sua compagna, corregge testi, insegna le parole difficili a sua figlia e corre.