Emil Zátopek, il più grande di tutti
Cosa ha fatto assurgere Emil Zátopek a idolo, o più sobriamente a punto di riferimento, per tanti di noi podisti amatori?Possiamo forse scoprirlo leggendo Emil Zátopek. Una vita straordinaria in tempi non ordinari, scritto da Rick Broadbent e uscito in Italia nel maggio del 2018 per i tipi di 66thand2nd (traduzione di Andrea Marti e Stefano Tettamanti).
“Elogio del limite”, il Tor des Géants tutto d’un fiato
Elogio del limite (Ediciclo 2012) è un libro in cui Fabrizio Pistoni racconta la propria partecipazione all’edizione 2010 del Tor des Géants, nella quale...
Nati per correre. E dunque per camminare
Da quando, nel 2004, la rivista Nature ha ospitato l’ormai celebre articolo scritto dal biologo Dennis Bramble e dall’antropologo Daniel Lieberman, tutti noi podisti (e non solo) sappiamo di essere nati per correre. L’approfondito studio dimostra come il nostro sistema muscolare, quello osseo e quello della termoregolazione fanno sì che la specie umana sia imbattibile nella corsa di resistenza: e in effetti l’uomo preistorico si procacciava il cibo inseguendo le prede per chilometri e chilometri, sino a sfiancarle.
Mezza maratona della Ceramica “Città di Assemini”
Amici podisti, ho stabilito che il mio programma di
avvicinamento alla Maratona di
Pisa prevederà – oltre alla partecipazione all’Alghero Half Marathon
del 19 settembre – quella alla Mezza maratona di Assemini di domenica 20
ottobre. Scopro qualcosa in più sulla gara – la cui
denominazione ufficiale è Mezza maratona della Ceramica “Città di Assemini” –
per bocca di Mauro Tronci, presidente del Gruppo Polisportivo Assemini, col
quale ho chiacchierato davanti a un caffè.
Gli eroi son tutti giovani e belli
Cari lettori, ultimamente vi sto abituando a frequenti incursioni in altri sport, contravvenendo alla mia fama di podista monomaniaco.
Anche stavolta vi intratterrò richiamando la...
Flash autunnali
Bentrovati. Ormai ci ho preso gusto, e anche stavolta vi somministrerò una serie di considerazioni e notizie piuttosto recenti. Mettetevi comodi.
Zaino Osprey Sojourn Porter 46, che voglia di viaggiare!
Sarei bugiardo se non dicessi che uno dei motivi per cui vi parlo di ciò che vi parlerò oggi è la grande voglia di...
SIXS BreezyTouch: caldo, a noi due
Amici più o meno sportivi, come state?
Nonostante la corsa mantenga in una buona forma psicofisica, gli anni passano. E più passano più si tendono...
Altra Escalante Racer NYC, meravigliose scarpe per (quasi) tutti
Miei cari lettori più o meno sportivi, siamo arrivati alla sesta recensione di un modello di scarpe Altra Running, marchio che ormai adopero da...
L’uomo che sconfisse Hitler
Tra i più straordinari atleti del Novecento, J. C. “Jesse” Owens è celebre per il suo trionfo alle Olimpiadi di Berlino del 1936, dove ha vinto ben quattro medaglie d’oro (nei 100 e 200 metri, nella staffetta 4x100 e nel salto in lungo), e dove pare sia stato vittima di un clamoroso gesto discriminatorio, richiamato dal titolo dell’autobiografia di cui ci occuperemo oggi: L’uomo che sconfisse Hitler, uscito in Italia per Piano B Edizioni nella traduzione di Andrea Roveda.