L’arte del calcio sovietico
Nei giorni scorsi ho letto un volume che, la stampa italiana finora non l’ha detto, va anzitutto segnalato per la sua angolazione bizzarra e...
Il nostro Vialli
La notizia della morte di Gianluca Vialli mi ha colto nell’ultimo giorno del solito soggiorno natalizio nella mia città natale, Genova, mentre andavo a...
“Rorara”, la corsa come libertà (e salvezza)
L’estensore di questa rubrica settimanale ha dedicato diverse riflessioni scritte – la più lunga e articolata delle quali è diventata un volume – sui...
Emil Zátopek, il più grande di tutti
Cosa ha fatto assurgere Emil Zátopek a idolo, o più sobriamente a punto di riferimento, per tanti di noi podisti amatori?Possiamo forse scoprirlo leggendo Emil Zátopek. Una vita straordinaria in tempi non ordinari, scritto da Rick Broadbent e uscito in Italia nel maggio del 2018 per i tipi di 66thand2nd (traduzione di Andrea Marti e Stefano Tettamanti).
Storie di atletica e del XX secolo
Lo sappiamo bene noi podisti: pochi sport come la corsa di resistenza hanno la capacità di astrarci dalla quotidianità. I podisti amatori, durante gli...
Il calcio come esperienza religiosa
Chi segue questa rubrica con continuità sa bene che chi la cura, da buon podista amatore, ingaggia una strenua lotta (con se stesso) per...
Il medico che scelse di morire
Abbiamo parlato in più occasioni di Luca Speciani: qui in una piccola intervista nella quale Luca ci ha illustrato spirito e princìpi della Dieta Gift, qui recensendo due libri sulla Dieta Gift stessa, qui per segnalarvi un ristorante che cucina unicamente piatti Gift, infine qui per farvi conoscere Basi di medicina per gli sportivi, di cui Speciani è autore (e del quale stiamo evidentemente diventando… i biografi ufficiali!).
Perché corriamo?
utti coloro che negli ultimi anni hanno scritto in lingua italiana pagine non banali sul podismo, sospetto che riconoscano come cugino maggiore Perché corriamo?, libro di Roberto Weber uscito nel 2007 per l’elegante collana einaudiana delle Vele e ormai di non facile reperibilità.
“Running wild”: intimità vs esibizione
Che ci piaccia oppure no, la corsa in questi ultimi anni è diventata una moda. E se la sempre più diffusa passione per il running ha certamente i suoi risvolti positivi (un aumento dei podisti significa, ad esempio, un aumento delle persone che godono di buona salute), c’è al contrario chi della corsa fa propri solo gli aspetti esteriori, collaterali, spesso dimenticandosi dell’essenza di questo meraviglioso sport.
La bellezza della corsa, le contraddittorietà dell’animo umano
Sì, va bene, correre per divertirsi. Per tenersi in forma, per ritagliarsi momenti di introspezione, per contrastare la sedentarietà delle nostre vite, e per...