Roberto mancini senza mezze misure

Roberto Mancini, senza mezze misure

Cari lettori, avrete notato come ultimamente io abbandoni con una certa frequenza l’ambito podistico, per affacciarmi su altri sport o parlarvi di problemi di...
messi

Messi, l’ineffabile

Inevitabile, per chiunque sia appassionato di sport, capitare almeno una volta nella vita in una discussione in cui – di solito con la massima...
Manuale completo della corsa

Manuale completo della corsa

Il podismo è uno sport di moda, i libri sul podismo pubblicati di recente sono dunque molti (troppi?) e verso di essi l’estensore di questo articolo – che, masochisticamente, se li legge quasi tutti – nutre i più disparati sentimenti
Filosofia del calciobalilla

Fascino, mistero e filosofia del calciobalilla

Cominciamo col dire che l’estensore di questo articolo, in gioventù, ha giocato con una certa frequenza a ping pong. Ed era diventato fin bravino,...
Věra Čáslavská

Věra Čáslavská, campionessa dissidente

I legami tra sport e politica sono sempre stati saldi per svariati motivi. Diciamo, semplificando, che la politica può condizionare lo sport, asservirlo all’ideologia...
L'indice di equilibrio

L’indice di equilibrio

Cari lettori, se cercate un libro dal taglio divulgativo, che in modo chiaro e semplice (e con una grafica accattivante) vi dia le prime indicazioni per un corretto approccio all’alimentazione senza imporvi atroci privazioni, lo avete trovato: il suo titolo è L’indice di equilibrio, lo ha pubblicato Mondadori Electa ed è stato scritto da Iader Fabbri, consulente nutrizionale, mental coach, divulgatore scientifico ed ex ciclista.
annuario-federale 2020

Annuario dell’atletica 2020

Allora siamo intesi: oggi il podismo – perdonatemi, il running – si compone di selfie, influencer, calze a compressione da novantanove euro e novanta al paio, oscuri amatori che vergano lunghissimi post sui social dove raccontano di come siano riusciti nell’incredibile impresa di correre una mezza maratona in un’ora e cinquantasei minuti, libri autoprodotti in cui ex alcolizzati, ladri e sicofanti narrano (narrano, oddio…) come – dopo immancabile crisi mistica – siano riusciti a raddrizzare la loro grama esistenza e a correre la maratona di New York, creme riscaldanti al topinambur e stage di podismo pagabili in ottantaquattro comode rate mensili.
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I ventuno chilometri (e novantasette metri) di Max Monteforte

Curiosa distanza, la mezza maratona. C’è chi l’ha ribattezzata la lunga dal volto umano. Per ricordarci che sì, ventuno chilometri (e novantasette metri e mezzo,...
Si è tifosi della propria squadra perché si è tifosi della propria vita

Si è tifosi della propria squadra perché si è tifosi della propria vita

Di solito, per sottrarre il calcio a un immaginario snobistico che lo vuole spettacolo triviale destinato a un pubblico rozzo e immaturo, si cita...
Ogni corsa è un viaggio

Ogni corsa è un viaggio

La corsa – così come la preghiera, l’alcolismo, il gioco degli scacchi e le serie tv – se praticata con un certo impegno e una certa costanza pervade di sé la vita: non voglio dire che renda necessariamente ossessivi e impedisca di pensare ad altro, ma certamente essa diventa misura di tutto, e l’esistenza si organizza in sua funzione. Gli allenamenti cadenzano le giornate, regolano alimentazione e riposo, gli appuntamenti vengono presi, spostati o disdetti in base agli impegni sportivi. Che i sedentari non si scandalizzino: chi corre fa tutto questo con piacere, non con uno spirito sacrificale.

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