Cascada, qualità e leggerezza

Fa caldo. Ogni estate è così, come ogni inverno fa freddo, d’accordo. Ma specie per gli sportivi amatori, almeno il primo impatto con le temperature molto elevate crea non pochi grattacapi.

I rimedi, o quanto meno le azioni da intraprendere per affrontare la calura, sono i soliti: idratarsi a dovere, allenarsi nelle ore più fresche della giornata e indossare capi di abbigliamento adatti (guai a chi pensa di coprirsi per sudare di più: così facendo, non solo si perdono unicamente liquidi, ma si rischia la disidratazione se non peggio, inibendo il processo di traspirazione del sudore).

Per quanto riguarda l’abbigliamento adatto ai podisti in piena estate (d’accordo, la stagione è appena iniziata, ma qui si sono già abbondantemente superati i trenta gradi), gli amici di Cascada mi hanno inviato due nuovissimi prodotti, che ho testato.

Cascada

Di Cascada abbiamo già parlato in due articoli – qui e qui – spiegando che l’azienda, nata in Trentino nel 2018, mette sul mercato capi di abbigliamento che nei colori, nei tessuti e nelle linee prendono spunto dalla natura circostante.

Sono prodotti per sportivi e per chi, in generale, ha un rapporto intimo con l’ambiente. Sulla home page del sito di Cascada possiamo infatti leggere: “Studiamo i nostri prodotti in Trentino, utilizzandoli quotidianamente nelle nostre avventure tra laghi, boschi e montagne, facendoci ispirare dall’ambiente che ci circonda. Realizziamo soluzioni versatili e fruibili per tutte le attività all’aria aperta, crediamo che ogni prodotto debba soddisfare molteplici utilizzi.”

I prodotti testati

Cascada mi ha inviato la canotta Mesh Base Layer Sleeveless-Sand e gli shorts Wild Wander.

La canotta, costituita per il 93% di poliestere e per il 7% di elastene, ha un tessuto elastico in micro-rete ultra sottile che allontana rapidamente il sudore e regola la temperatura corporea, riducendo la sensazione di calore anche in condizioni di caldo intenso.

Gli shorts sono realizzati in tessuto ultraleggero ad asciugatura rapida ed elasticizzati in 4 direzioni, con uno slip traspirante integrato che allontana l’umidità dalla pelle rendendo più confortevole l’attività. Sono dotati di cintura elastica con coulisse in vita e di due piccole tasche nascoste in cui riporre chiavi, gel o altri piccoli oggetti.

Al di là delle specifiche tecniche, allenarsi con questi due capi mi ha dato sensazioni veramente ottime. I tessuti sono di elevatissima qualità e assicurano una grande durevolezza, ma nonostante questo la leggerezza e il comfort sono massimi. La canotta veste aderente e davvero non sembra quasi di averla indosso, mentre gli shorts – altrettanto freschi – garantiscono una totale ampiezza di movimento.

Si tratta di due prodotti adatti ad allenamenti di qualunque intensità e durata, anche con il caldo feroce che da queste parti sa fare. A ciò si aggiunge la solita impeccabile estetica Cascada, che rende ogni suo prodotto riconoscibilissimo e unico.

Una questione di qualità

La straordinaria qualità dei prodotti Cascada ha, come è giusto e sensato, il suo costo.

E qui potrebbe sorgere un dubbio allo sportivo amatore, le cui prestazioni non sono magari cronometricamente rilevanti. Ha senso, ci si potrebbe domandare, investire in capi di abbigliamento non di primo prezzo?

Ciascuno scelga ciò che ritiene opportuno, valutando però due cose. La prima è che si ha una passione, così come vi si spende del tempo senza vergogna, è altrettanto congruo investire in ciò che la può rendere il più piacevole e agevole possibile.

La seconda è che magari altri prodotti e gadget hanno prezzi a cui non corrisponde una reale qualità, ma non è il caso di Cascada. Capi di abbigliamento sportivo che costano pochi euro non solo durano meno, ma non permettono – ad esempio – una corretta traspirazione del sudore e rischiano di irritare la pelle.

Capito?

Cascada


Siamo una giovane realtà editoriale e non riceviamo finanziamenti pubblici. Il nostro lavoro è sostenuto solo dal contributo dell’editore (CuDriEc S.r.l.) e dagli introiti pubblicitari. I lettori sono la nostra vera ricchezza. Ogni giorno cerchiamo di fornire approfondimenti accurati, unici e veri.
Sostieni Moondo, sostieni l’informazione indipendente!
Desidero inviare a Moondo una mia libera donazione (clicca e dona)

GRATIS!!! SCARICA LA APP DI MOONDO, SCEGLI GLI ARGOMENTI E PERSONALIZZI IL TUO GIORNALE



La tua opinione per noi è molto importante.
Commento su WhatsApp Ora anche su Google News, clicca qui e seguici



Potrebbe interessarti anche:
Claudio Bagnasco
Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975. Suoi brani narrativi e saggistici sono apparsi su vari blog e riviste. Ha pubblicato alcuni libri, tra cui i romanzi "Silvia che seppellisce i morti" (Il Maestrale 2010) e "Gli inseguiti" (CartaCanta 2019), e la raccolta di racconti "In un corpo solo" (Quarup 2011). Ha curato il volume "Dato il posto in cui ci troviamo. Racconti dal carcere di Marassi" (Il Canneto 2013). Il 31 ottobre 2019 è uscito il suo saggio "Runningsofia. Filosofia della corsa" (il Melangolo, seconda edizione 2021). Con Giovanna Piazza ha ideato e cura il blog letterario "Squadernauti". Ha ideato Bed&Runfast, il punto d'incontro fra il mondo del podismo e quello delle strutture ricettive. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com. Dal 2013 abita a Tortolì, dove gestisce un B&B con la sua compagna, corregge testi, insegna le parole difficili a sua figlia e corre.