Coros Apex 2, un orologio GPS multisport completo e intuitivo

Gli orologi GPS per correre (anche se ormai quasi tutti i modelli sono multisport) procurano a noi podisti gioie immense e atroci dolori.

Liquidiamo subito questi ultimi. Dal momento che tali strumenti permettono di monitorare con dovizia di particolari non solo i nostri allenamenti, ma anche una vasta serie di parametri che indicano il nostro stato di forma, il rischio è di diventare succubi di tutta quella sfilza di metriche, e perdere il piacere di fare sport. Che per noi amatori dovrebbe in fondo essere l’unica cosa che conta.

Ma quanto possano essere utili gli orologi GPS me ne sono accorto nei giorni intorno a Pasqua, quando sono stato a Berlino con la mia famiglia, e ho potuto allenarmi sapendo i chilometri fatti e il passo istantaneo tenuto.

Inoltre, la funzione mappe mi ha permesso di tornare sano e salvo nell’appartamento preso in affitto, dopo che l’errore nell’imboccare una strada mi ha regalato attimi di terrore.

Coros Apex 2

Coros

A proposito di orologi GPS, oggi vi parlo di un nuovo prodotto, del quale – non giriamoci intorno – mi sono invaghito.

È l’Apex 2 di casa Coros, giovane azienda americana della quale vi ho già detto lo scorso anno, quando ho recensito il Pace 2, un eccellente prodotto entry level.

Azienda giovane, si diceva, ma entrata con irruenza nel mercato di settore. Basti pensare che i suoi due principali testimonial sono Eliud Kipchoge e Kilian Jornet, che immagino non abbiano bisogno di presentazioni.

Coros Apex 2: le caratteristiche

Rispetto al pur ottimo Pace 2, qui siamo decisamente a un livello superiore.

Il Coros Apex 2 è un orologio multisport esteticamente sublime e che ha come punto di forza la compresenza di numerosissime funzionalità e di un’estrema semplicità di utilizzo.

L’Apex 2 pesa 42 grammi, ha un comodo cinturino in nylon, il display di 240 x 240 millimetri a 64 colori, con lente in vetro zaffiro e cover in titanio.

Impermeabile sino a 50 metri di profondità, si connette allo smartphone e agli altri dispositivi tramite Bluetooth.

Cosa importante per gli ultramaratoneti, la durata della batteria: 17 giorni con un utilizzo quotidiano, e 45 ore con il GPS attivo.

Le funzioni

Qui c’è da sbizzarrirsi.

Il Coros Apex 2 ha in memoria 28 discipline sportive, tra cui la modalità Corsa in pista, fondamentale per i podisti.

Tra le funzionalità troviamo la lettura dei battiti al polso, la bussola, la possibilità di scaricare mappe, l’altimetro barometrico, l’accelerometro, il giroscopio, l’allenatore virtuale, il calcolo dei tempi di recupero…

E poi il monitoraggio del sonno, delle calorie, dei passi effettuati, il saturimetro eccetera.

Inoltre, il collegamento al telefono permette di ricevere notifiche e di scaricare la musica.

L’orologio e l’app

Il Coros Apex 2 ha tre pulsanti sul lato destro. Quello superiore serve per illuminare lo schermo, e quello inferiore per le funzioni stop e back.

Così, altra peculiarità sorprendente, l’orologio si governa praticamente solo col tasto centrale, dotato di ghiera. Premendo il pulsante si conferma la selezione, e ruotando la ghiera si scorre il menu.

Altrettanto intuitiva l’app, che nella schermata iniziale mostra i principali parametri: esercizi svolti, calorie bruciate, frequenza cardiaca media, qualità del sonno.

La sezione dedicata agli allenamenti è dettagliatissima, e mostra una fitta serie di dati. Oltre a consigliare il carico dei futuri allenamenti in base alla condizione di forma.

L’app permette poi di personalizzare l’orologio, per quanto riguarda sia i quadranti che per le metriche visualizzabili durante gli allenamenti.

Il corrispettivo dell’app da usare su desktop è l’ottimo Coros Training Hub.

Il test

Il Coros Apex 2 si è dimostrato un eccezionale compagno di allenamento.

Intuitivo, leggerissimo, e con un cinturino estremamente comodo, ha un display leggibile con qualunque condizione atmosferica, cosa non banale per noi podisti. Così come il passo istantaneo, preciso, e il GPS, rapidissimo ad agganciarsi e altrettanto fedele nella misurazione delle distanze.

Insomma, i competitor possono iniziare a preoccuparsi: Coros è una realtà che farà parlare molto di sé.



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Claudio Bagnasco
Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975. Suoi brani narrativi e saggistici sono apparsi su vari blog e riviste. Ha pubblicato alcuni libri, tra cui i romanzi "Silvia che seppellisce i morti" (Il Maestrale 2010) e "Gli inseguiti" (CartaCanta 2019), e la raccolta di racconti "In un corpo solo" (Quarup 2011). Ha curato il volume "Dato il posto in cui ci troviamo. Racconti dal carcere di Marassi" (Il Canneto 2013). Il 31 ottobre 2019 è uscito il suo saggio "Runningsofia. Filosofia della corsa" (il Melangolo, seconda edizione 2021). Con Giovanna Piazza ha ideato e cura il blog letterario "Squadernauti". Ha ideato Bed&Runfast, il punto d'incontro fra il mondo del podismo e quello delle strutture ricettive. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com. Dal 2013 abita a Tortolì, dove gestisce un B&B con la sua compagna, corregge testi, insegna le parole difficili a sua figlia e corre.