Borraccia filtrante Camelbak Eddy+

Che in questa stagione chi fa sport deve idratarsi spesso e volentieri è cosa talmente ovvia che nemmeno ve la ripeto più.

Anzi no, ve la ripeto, perché è un concetto troppo importante e troppo spesso sottovalutato. Idratarsi in estate non significa solo portare con sé, durante gli allenamenti più lunghi e intensi, acqua o integratori, bensì assumere liquidi (e alimenti che li contengono, come frutta e verdure) nell’intero arco della giornata.

Ciò premesso, ciascun podista si disseta come vuole e può: ci sono i devoti delle fontanelle, quelli che preferiscono lo zaino con la sacca piena d’acqua, i romantici che scelgono la borraccia a mano e chi, come me, si affida alla cintura nella quale è alloggiata una borraccia morbida. Ne avevamo già parlato lo scorso anno, quando Camelbak mi ha inviato la cintura Ultra Belt, della quale da allora non ho più fatto a meno.

Camelbak Eddy+

Borraccia filtrante Eddy+

Sempre Camelbak mi ha fatto avere, nelle scorse settimane, un ottimo prodotto, forse non consigliabile durante l’attività sportiva, visti le sue dimensioni e il suo peso non contenutissimi, ma certamente perfetto per la vita di tutti i giorni, sia tra le mura domestiche sia se si decide di organizzare un’escursione.

Si tratta della borraccia filtrante Eddy+ con filtri LifeStraw, disponibile in tre versioni: con capienza di 600 millilitri, di un litro (quella che stiamo testando) e sempre di un litro ma in versione termica.

Sul mercato in tre colorazioni, la borraccia Eddy+ ha un peso di 200 grammi, è già assemblata e – dopo aver risciacquato tutti i suoi componenti – è immediatamente utilizzabile.

Il sistema di filtraggio è doppio:  il filtro a fibre cave elimina il 99,999% di batteri, parassiti e microplastiche, mentre quello a scambio ionico riduce la presenza di piombo, i sapori e gli odori spiacevoli, il cloro e altre sostanze chimiche.

Entrambi i filtri sono lavabili in lavastoviglie (così come la borraccia) e acquistabili separatamente. Hanno una capacità di filtraggio di, rispettivamente, 4.000 e 100 litri.

Ingegnoso è il sistema che consente di bere l’acqua della borraccia Eddy+: occorre semplicemente sollevare la cannuccia in plastica, morderla leggermente e aspirare.

La borraccia non perde quando è chiusa, non gocciola quando è aperta ed è facile da trasportare grazie alla maniglia all’altezza del coperchio in plastica.

Va infine ricordato che Camelbak permette di acquistare il sistema di filtraggio LifeStraw in abbinamento con la sacca idrica Crux da due litri di capienza.

Il test

Per il test della borraccia filtrante di Camelbak Eddy+ si può proprio dire che… ho giocato in casa, siccome l’acqua che esce dai rubinetti della mia abitazione è assai pesante e dal sapore non proprio egregio.

Dopo il passaggio attraverso i due filtri, la sensazione è che l’acqua sia decisamente più leggera e abbia un gusto ben più gradevole. Unico rammarico, il fatto che non ci sia altra possibilità di adoperare il prodotto se non attraverso la cannuccia in plastica. Ciò limita il suo utilizzo: la borraccia Camelbak Eddy+ avrebbe potuto essere usata da tutta una famiglia, specie se è in villeggiatura e alloggia in un appartamento dove l’acqua non è di grande qualità.

Resta però la possibilità non piccola di sfruttare la borraccia in qualunque altra situazione. Si accennava prima alle escursioni: se, accaldati e assetati, si ha la fortuna di scovare un ruscello (o anche solo una fontanella della cui salubrità non siano certi), grazie alla borraccia filtrante Camelbak Eddy+ possiamo dissetarci in assoluta sicurezza.

Voi continuate ad allenarvi, a idratarvi con regolarità e a mangiare frutta e verdura: l’autunno è lì che ci attende, e vedrete: le nostre prestazioni miglioreranno. A patto che, alla prima discesa delle temperature, non ci si lamenti del freddo.



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Claudio Bagnasco
Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975. Suoi brani narrativi e saggistici sono apparsi su vari blog e riviste. Ha pubblicato alcuni libri, tra cui i romanzi "Silvia che seppellisce i morti" (Il Maestrale 2010) e "Gli inseguiti" (CartaCanta 2019), e la raccolta di racconti "In un corpo solo" (Quarup 2011). Ha curato il volume "Dato il posto in cui ci troviamo. Racconti dal carcere di Marassi" (Il Canneto 2013). Il 31 ottobre 2019 è uscito il suo saggio "Runningsofia. Filosofia della corsa" (il Melangolo, seconda edizione 2021). Con Giovanna Piazza ha ideato e cura il blog letterario "Squadernauti". Ha ideato Bed&Runfast, il punto d'incontro fra il mondo del podismo e quello delle strutture ricettive. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com. Dal 2013 abita a Tortolì, dove gestisce un B&B con la sua compagna, corregge testi, insegna le parole difficili a sua figlia e corre.