SIXS BreezyTouch: caldo, a noi due

Amici più o meno sportivi, come state?

Nonostante la corsa mantenga in una buona forma psicofisica, gli anni passano. E più passano più si tendono a ripetere sempre le medesime cose.

Per cui, non sarà certo la prima volta che mi sentirete dire come – negli ultimi tempi – io stia guardando con crescente scetticismo ai sempre più numerosi marchi di abbigliamento sportivo che giurano di avere messo sul mercato il prodotto imprescindibile per il podista. Quello capace di farvi vincere la maratona di Boston anche se non avete mai corso più di tre chilometri filati.

Il podismo, si sa, è una moda. E tra gli aspetti deteriori di ogni moda c’è il proliferare di gadget preparati su misura per la base dei consumatori. Che, acquistando questo o quel prodotto, sognano di diventare come i propri idoli. Nella fattispecie, di correre veloce come i campioni.

logo sixs

SIXS

Ma chi è podista da qualche anno, se è sufficientemente smaliziato da non cascare nel tranello, sa anche che non tutti i marchi sono uguali. Sa, cioè, che esistono aziende capaci davvero di produrre indumenti di eccellente fattura, con tutte le caratteristiche per rendere più gradevoli e fruttuosi gli allenamenti e le gare. Ecco il punto: l’abbigliamento tecnico di elevata qualità non farà mai andare veloce un runner lento, ma potrà aiutarlo non poco a correre meglio, favorendo la traspirazione del sudore, il senso di freschezza e il comfort.

Tra queste aziende c’è senza dubbio SIXS, di cui abbiamo già recensito altri prodotti qui e qui. È un’azienda nata a Bagnara di Ravenna nel 2009, che in questi dodici anni è riuscita a crearsi un’ottima visibilità sul mercato internazionale, oltre che una presenza capillare su e giù per lo Stivale con i suoi oltre mille punti vendita.

SIXS è acronimo di Soluzioni innovative per lo sport. Nome giustificatissimo, perché il catalogo del brand copre svariate discipline sportive: dal ciclismo al motociclismo, dal podismo all’equitazione.

E ha addirittura brevettato un tessuto, l’Original Carbon Underwear®, una miscela di quattro fibre tra cui la fibra di carbonio (che favorisce l’isolamento termico e la traspirazione del sudore) e il Dryarn (termoregolante e idrorepellente). I capi SIXS mantengono dunque costante la temperatura corporea, oltre a impedire la proliferazione di batteri e dei cattivi odori.

SIXS BreezyTouch T-shirt

SIXS linea BreezyTouch

Nei giorni scorsi ho testato due prodotti della nuova linea BreezyTouch, e cioè la T-shirt e la canotta.

Il nuovo tessuto BreezyTouch è del 40% più leggero dell’Original Carbon Underwear® 4 Seasons e del 27% più leggero di quello adoperato per la precedente linea Light. La traspirabilità è maggiore del 20%, grazie anche alla rimozione della Poliammide e all’aumento della percentuale di Polipropilene con l’utilizzo di un filo più sottile del 50%.

La linea BreezyTouch è pensata per le giornate calde e afose. L’ho dunque testata in allenamenti con uan temperatura esterna intorno ai 18-20 °C, il massimo che la Sardegna ha saputo offrire nella seconda metà di questo marzo.

SIXS BreezyTouch canotta

I capi, leggerissimi e morbidissimi al tatto, hanno (e mantengono anche dopo l’uscita) una profumazione davvero gradevole. Ma la vera sorpresa è stata indossarli. Testati entrambi sia per prove breve ma intense che in allenamenti sopra i venti chilometri, hanno mostrato tutte le loro eccellenti capacità termoregolatrici e la loro traspirabilità.

Per uno come me, che suda in abbondanza, mantenere il busto praticamente asciutto è davvero importante, specie nei cosiddetti lunghissimi. E così torniamo al punto di partenza: i capi SIXS non scatenano reazioni chimiche che permettono al corridore di velocizzare il proprio passo di venti secondi al chilometro.

Ma per un podista, specie per un maratoneta amatore, contenere il senso di disagio durante uscite superiori ai trenta o anche ai trentacinque chilometri è fondamentale.

Dunque, una volta in più, evvia SIXS: poche pubblicità altisonanti, parecchia qualità.

SIXS BreezyTouch


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Claudio Bagnasco
Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975. Suoi brani narrativi e saggistici sono apparsi su vari blog e riviste. Ha pubblicato alcuni libri, tra cui i romanzi "Silvia che seppellisce i morti" (Il Maestrale 2010) e "Gli inseguiti" (CartaCanta 2019), e la raccolta di racconti "In un corpo solo" (Quarup 2011). Ha curato il volume "Dato il posto in cui ci troviamo. Racconti dal carcere di Marassi" (Il Canneto 2013). Il 31 ottobre 2019 è uscito il suo saggio "Runningsofia. Filosofia della corsa" (il Melangolo, seconda edizione 2021). Con Giovanna Piazza ha ideato e cura il blog letterario "Squadernauti". Ha ideato Bed&Runfast, il punto d'incontro fra il mondo del podismo e quello delle strutture ricettive. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com. Dal 2013 abita a Tortolì, dove gestisce un B&B con la sua compagna, corregge testi, insegna le parole difficili a sua figlia e corre.