SIXS: qualità, qualità, qualità

Rieccomi a parlare di capi tecnici per il running, come vi avevo promesso qualche giorno fa.

Stavolta tocca a un marchio giovane ma ormai storico, conosciuto soprattutto nell’ambito del ciclismo e del motociclismo: si tratta di SIXS, azienda made in Italy nata nel 2009 a Bagnara di Ravenna, che oggi vanta più di mille punti vendita su tutto il territorio nazionale.e.

Il nome è l’acronimo di Soluzioni innovative per lo sport, e corrisponde talmente al vero che il tessuto creato da SIXS (e brevettato) è ormai presenza stabile nel mercato mondiale dell’abbigliamento sportivo.

Il suo vasto catalogo comprende oltre cento diversi prodotti destinati a un buon numero di discipline sportive. Prima di vedere più da vicino i capi che ho testato, accenniamo alle caratteristiche complessive dei prodotti SIXS.

SIXS_TS1
TS1

I prodotti SIXS in pillole

Il tessuto della quasi totalità dei capi SIXS, l’Original Carbon Underwear®, è composto da quattro fibre: il Dryarn (che si occupa della nostra termoregolazione e dell’idrorepellenza, trasferendo il sudore all’esterno e lasciando così il corpo asciutto), la fibra poliammidica, la fibra poliuretanica e la fibra di carbonio (resistente e leggera, crea un isolamento termico e concorre al passaggio del sudore dalla pelle all’esterno). Questa miscela di fibre permette al corpo di mantenere costante la propria temperatura, rendendo obsoleta nientemeno che la divisione in capi d’abbigliamento estivi e invernali. Ma non solo: l’assenza di cuciture interne garantisce un comfort eccellente. I capi SIXS sono quindi pensati per ottenere il massimo dalle proprie prestazioni sportive.

E io cosa ne penso?

SIXS_RUN S
Run S

Il mio test dei prodotti

Nelle confezioni dei capi SIXS si legge che l’azienda, già nei primi due anni di vita, è riuscita a farsi distribuire in più di mille punti vendita in Italia non con una sontuosa campagna pubblicitaria bensì “proponendo test sul campo ad atleti e rivenditori”. Tanta fiducia in sé farebbe venir voglia di prenderli in castagna, vero? Forse, ma in questo caso mi riuscirebbe impossibile, perché tutto ciò che ho indossato si è rivelato di una qualità davvero alta.

Partiamo dalle due paia di calze. Le calze corte Run S, prive di cuciture, sono resistenti e traspiranti; la fibra in polipropilene impedisce inoltre la proliferazione di germi e batteri. Le Comp SHO sono invece calze corte a compressione, la cui densità variabile favorisce la circolazione sanguigna e l’ossigenazione dei tessuti. Sono perciò consigliate sia durante l’attività fisica, per ridurre il senso di affaticamento, sia dopo, per accelerare i tempi di recupero; ma anche nella quotidianità, perché favoriscono il ritorno venoso e scongiurano il gonfiore alle caviglie. Indossate in diversi allenamenti, si sono senza dubbio rivelate leggere, traspiranti e tonificanti.

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Comp SHO

Sorprese ancora più liete ho ricevuto da due capi della linea Underwear, che palesano tutta l’efficacia dell’Original Carbon Underwear®. In una delle ultime giornate fredde dell’inverno, ho corso un fondo lento con i PNX, pantaloni lunghi. Confesso una mia preoccupazione: abituato a correre con abiti leggerissimi, temevo che questi pantaloni fossero troppo per me. Invece, a parte la perfetta aderenza del capo, i muscoli si sono subito scaldati e per tutti i quattordici chilometri percorsi non mi sono più ricordato di averli indosso. Stessa straordinaria impressione ho avuto dalla maglia a maniche corte TS1, della medesima linea, provata nella versione bianca e in quella nera (ma esiste in altre sette colorazioni): è una maglia leggerissima, molto traspirante, che pur dopo un utilizzo prolungato – sia nel senso della durata cospicua di un singolo allenamento che della reiterazione dell’uso dopo svariati lavaggi – mantiene un profumo gradevole. Ma soprattutto, la termoregolazione assicurata da questo prodotto consente di affrontare allenamenti sulla lunga distanza, o particolarmente impegnativi, senza preoccuparsi dell’innalzamento progressivo della temperatura corporea.

Una postilla non piccola: tutti i capi SIXS – anche quelli della linea Underwear, che nascerebbero appunto come biancheria intima – contravvengono a una sorta di regola implicita, secondo cui più l’abbigliamento tecnico sportivo è tecnologicamente avanzato, più dev’essere… brutto. I prodotti di questo marchio made in Italy, nel loro design sobrio, sono al contrario anche piacevoli alla vista.

Se dovessi dunque riassumere con una parola le caratteristiche tecniche dei tessuti, il comfort e l’estetica dei prodotti SIXS, direi: qualità, qualità, qualità.

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PNX


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Claudio Bagnasco
Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975. Suoi brani narrativi e saggistici sono apparsi su vari blog e riviste. Ha pubblicato alcuni libri, tra cui i romanzi "Silvia che seppellisce i morti" (Il Maestrale 2010) e "Gli inseguiti" (CartaCanta 2019), e la raccolta di racconti "In un corpo solo" (Quarup 2011). Ha curato il volume "Dato il posto in cui ci troviamo. Racconti dal carcere di Marassi" (Il Canneto 2013). Il 31 ottobre 2019 è uscito il suo saggio "Runningsofia. Filosofia della corsa" (il Melangolo, seconda edizione 2021). Con Giovanna Piazza ha ideato e cura il blog letterario "Squadernauti". Ha ideato Bed&Runfast, il punto d'incontro fra il mondo del podismo e quello delle strutture ricettive. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com. Dal 2013 abita a Tortolì, dove gestisce un B&B con la sua compagna, corregge testi, insegna le parole difficili a sua figlia e corre.