Occhiali Sziols: qualità ed estetica a portata di… naso

Tutti i podisti amatori sono colti da crisi di infantilismo acuto. Quando, qualche anno fa, ho iniziato a correre, ho guardato e riguardato compulsivamente i filmati del trionfo di Stefano Baldini ad Atene nel 2004. Come ha raccontato lo stesso Baldini, uno dei segreti del suo oro olimpico è stato quello di aver notato – seguendo la maratona femminile – che molte atlete erano disturbate dal sole. Ha quindi chiesto in prestito un paio di occhiali, che ha tenuto calati sul naso per tutta la prima parte della gara, svoltasi di pomeriggio.

Così, ho acquistato anche io un paio di occhiali (di scarsa qualità) per il running. Indossati una volta, mi hanno fatto patire per l’intero allenamento: vedevo tutto virato di rosso, hanno rischiato più volte di volarmi via, e alla fine le lenti erano imperlate di gocce di sudore. Considerata questa esperienza poco felice, ho abbandonato l’idea di ripeterla.

Finché non ho conosciuto gli occhiali Sziols.

Sziols_logo

Sziols: qualità…

Per chiarire subito la qualità degli occhiali Sziols, diciamo che ogni suo prodotto nasce dall’esperienza ventennale di un’industria ottica. Il sistema Retina Shield, sviluppato per le lenti di questa azienda tedesca, garantisce non solo una vista perfetta (sia al centro che alle estremità), enfatizzando i contrasti cromatici e quindi consentendo il massimo della prontezza di riflessi con ogni condizione climatica, ma inoltre protegge l’occhio da qualunque fattore esterno.

Per dare un’altra idea dell’attenzione di Sziols alla qualità, l’azienda ha preso esempio dall’estrema traspirabilità del tessuto tecnico GORE-TEX (di cui abbiamo parlato qui) e, dopo una serie di test effettuati nella galleria del vento, ha nientemeno che applicato la funzionalità traspirante alle sue lenti.

Sziols_occhiali

…ed estetica

Un’azienda così votata all’innovazione tecnologica vi ha spaventati, e magari vi state immaginando che i suoi prodotti saranno seriosi, privi di appeal estetico? Bene: sappiate che è vero l’esatto contrario. Gli occhiali Sziols hanno una montatura leggera ma molto resistente, che assicura la massima stabilità senza eccessive pressioni alle tempie. E ora viene il bello: col sistema Tinting, su un’unica montatura si possono applicare una vasta gamma di lenti, adatte a differenti condizioni di luce. Per cambiare le lenti (che appartengono alle cinque categorie Bike, Running, Water, Winter e Style) occorre semplicemente ruotare un perno: operazione che si effettua in un paio di secondi.

Ma c’è di più. Il sistema Pimp-Up permette, con altrettanta immediatezza, di sostituire il nasello, il parasudore e i gommini delle aste per personalizzare il proprio paio di occhiali: il kit è disponibile in undici differenti colori.

Sziols_accessori

Il mio test

Da podista impenitente, ho testato il modello X-Kross Run, le cui lenti hanno una straordinaria caratteristica: si tratta del sistema Air Clima Management, messo a punto addirittura in collaborazione con un gruppo di ingegneri aerodinamici, che grazie a dieci punti di areazione scongiura il rischio di appannamento. Durante le mie uscite ho potuto constatare come questo sistema, assieme alla presenza del parasudore collocato all’altezza delle sopracciglia, evita che le gocce di sudore si depositino sulle lenti; e questo anche dopo allenamenti lunghi e svolti con temperature elevate.

Ho provato due lenti, entrambe straordinarie: la Focus, perfetta nelle giornate di sole o con qualche nuvola, e la Clear mirror, più indicata in giornate nuvolose o in condizioni di scarsa luminosità, ad esempio poco dopo l’alba o prima del tramonto.

Soggiungo tre notazioni importanti: gli X-Kross Run sono leggerissimi ed estremamente stabili. Infine, sono davvero semplici da lavare: è sufficiente sciacquarli sotto l’acqua tiepida adoperando un po’ di sapone, e poi pulirli col panno in dotazione.

Ora che li ho adoperati in diverse uscite, posso dire che gli occhiali Sziols, grazie alla loro eccezionale capacità di restituire una perfetta visuale panoramica, consentono di correre (anche negli allenamenti più impegnativi) mantenendo rilassati i muscoli del volto; credetemi, non è un vantaggio di poco conto.

Insomma, per inventarci una chiusura da copywriter provetti potremmo dire: Lenti Sziols per runner veloci. Vado a vendere la frase al marchio tedesco, tornerò milionario.



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Claudio Bagnasco
Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975. Suoi brani narrativi e saggistici sono apparsi su vari blog e riviste. Ha pubblicato alcuni libri, tra cui i romanzi "Silvia che seppellisce i morti" (Il Maestrale 2010) e "Gli inseguiti" (CartaCanta 2019), e la raccolta di racconti "In un corpo solo" (Quarup 2011). Ha curato il volume "Dato il posto in cui ci troviamo. Racconti dal carcere di Marassi" (Il Canneto 2013). Il 31 ottobre 2019 è uscito il suo saggio "Runningsofia. Filosofia della corsa" (il Melangolo, seconda edizione 2021). Con Giovanna Piazza ha ideato e cura il blog letterario "Squadernauti". Ha ideato Bed&Runfast, il punto d'incontro fra il mondo del podismo e quello delle strutture ricettive. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com. Dal 2013 abita a Tortolì, dove gestisce un B&B con la sua compagna, corregge testi, insegna le parole difficili a sua figlia e corre.