Mico Sport, abbigliamento sportivo di qualità davvero per tutti

Basta dare una rapida occhiata al sito di Mico Sport per constatare come i suoi prodotti siano destinati a una quantità decisamente ampia di discipline sportive. Che siano capi per sport individuali o di squadra, per allenarsi o per competere, per climi caldi o freddi, sono tre le costanti di questa azienda: vestibilità, linea e qualità. Ma non perdiamo troppo tempo e andiamo subito a vedere più nel dettaglio i sei indumenti per il running che ho testato in queste settimane.

Pantaloncini

pantaloncini

Partendo dai capi più leggeri, ho provato in un paio di uscite in giornate tiepide (non invidiatemi: in Sardegna ciò è possibile anche in pieno autunno) questo paio di pantaloncini con mutanda incorporata. Ho avvertito l’estrema freschezza del prodotto, che è impermeabile e – virtù non piccola – ha nella parte posteriore un taschino con cerniera che può contenere agevolmente anche più di un gel.

Calze corte Run Professional

calze corte Run Professional

Indossate in allenamenti di differenti lunghezze e intensità, si sono rivelate egregiamente traspiranti e di grande vestibilità, grazie anche alla differenziazione tra calza sinistra e destra. Nella confezione leggo in effetti che i materiali di cui sono composte hanno bassissima densità, in funzione dell’anatomia della gamba e del piede, nonché per il totale controllo del movimento.

Calzoni a tre quarti

calzoni a tre quarti

Adatti a climi freschi, questi pantaloni a tre quarti (o pinocchietti che dir si voglia) mi hanno permesso di avere i muscoli caldi sin dai primi minuti di un progressivo di dodici chilometri. Comodissimi da indossare, fascianti ma tutto fuorché pesanti, hanno anche loro un taschino posteriore con zip, oltre a due inserti traforati a metàcoscia per favorire la traspirazione.

Calze lunghe OXI-JET Compression

calze lunghe OXI-JET Compression

Veniamo ora ai tre capi più elaborati, partendo da questo paio di calze a compressione light (ma esistono anche nella versione medium, con una compressione maggiore) che mi hanno accompagnato in un fondo lento e una prova di ripetute brevi. Si tratta di calze che favoriscono la circolazione venosa e linfatica, con tanto di certificato del CIF (Collegio Italiano di Flebologia), il quale attesta che la linea OXY-JET è la prima a rispondere ai requisiti richiesti per la giusta compressione. La calza, che ha un supporto per l’arco plantare e una punta priva di compressione per lasciare le dita libere di muoversi e di sfruttare al massimo l’azione propulsiva durante la corsa, mi ha convinto sia per la compressione sulla muscolatura che, di nuovo, per la vestibilità.

Lupetto Skintech Primaloft e lupetto Skintech Active Skin

Skintech Primaloft

Ho lasciato per ultimi i due capi più caldi e forse più sorprendenti. Il lupetto Skintech Primaloft è comodissimo da indossare, anche per l’assenza di cuciture. La sua tecnologia costruttiva automodellante permette alla maglia di aderire alla perfezione al busto senza tuttavia dare alcun senso di costrizione; ciò consente la massima fluidità dei movimenti di braccia e busto (e noi podisti ben conosciamo l’adagio dei maestri: si corre con le braccia). Il materiale di cui è composta, formato da fibre ultrasottili, permette di assorbire l’umidità corporea e di trasformarla in calore, facendola evaporare in tempi rapidissimi e dunque mantenendo il capo asciutto.

Skintech Active Skin

Il lupetto SkintechActive Skin ha caratteristiche simili alla Skintech Primaloft: il tessuto è però più leggero, elastico e aderente. Ho trovato entrambi gli indumenti eccezionali per svolgere allenamenti con temprature rigide: il busto è subito caldo e le qualità traspiranti dei tessuti non danno, con l’andare dei minuti e dei chilometri, la spiacevole sensazione di essere troppo coperti.

Insomma, grazie a Mico Sport d’inverno so finalmente come vestirmi per correre!



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Claudio Bagnasco
Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975. Suoi brani narrativi e saggistici sono apparsi su vari blog e riviste. Ha pubblicato alcuni libri, tra cui i romanzi "Silvia che seppellisce i morti" (Il Maestrale 2010) e "Gli inseguiti" (CartaCanta 2019), e la raccolta di racconti "In un corpo solo" (Quarup 2011). Ha curato il volume "Dato il posto in cui ci troviamo. Racconti dal carcere di Marassi" (Il Canneto 2013). Il 31 ottobre 2019 è uscito il suo saggio "Runningsofia. Filosofia della corsa" (il Melangolo, seconda edizione 2021). Con Giovanna Piazza ha ideato e cura il blog letterario "Squadernauti". Ha ideato Bed&Runfast, il punto d'incontro fra il mondo del podismo e quello delle strutture ricettive. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com. Dal 2013 abita a Tortolì, dove gestisce un B&B con la sua compagna, corregge testi, insegna le parole difficili a sua figlia e corre.