L’alimentazione non è competizione

Tra gli appuntamenti irrinunciabili per noi podisti c’è anche – inutile negare che sia così anche per voi, intanto non vi si crede – Deejay Training Center, che va in onda ogni domenica mattina alle 12 su Radio Deejay, con la conduzione di Linus e la partecipazione di Stefano Baldini, Davide Cassani ed Elena Casiraghi, specialista in nutrizione e integrazione (e non, come giustamente ha puntualizzato più volte lei stessa, nutrizionista).

Non abbiamo tenuto per ultima la Casiraghi per mancanza di cavalleria ma perché, semmai, sarà lei la protagonista di questo articolo. Elena, che oltre a far parte dell’Equipe Enervit è docente a contratto di Teoria e Metodologia dell’Allenamento alla Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Pavia, per quanto mi riguarda ha un’ulteriore importante stelletta da appuntarsi: è stata allieva di Enrico Arcelli, grande uomo di sport oltre che maestro del mio allenatore e amico, Fulvio Massini.

L’alimentazione non è competizione

Elena, per i tipi di Cairo, ha dato alle stampe nell’ottobre del 2020 L’alimentazione non è competizione. Le regole per nutrirsi bene e senza pensare alle calorie, per una nuova strategia del benessere.

Il libro, caratterizzato dall’estrema chiarezza espositiva della Casiraghi, che abbiamo imparato a conoscere per radio (e forse contrappuntato da un po’ troppi richiami al fatto che i lettori saranno messi a parte di preziosi trucchi e segreti), offre un cospicuo campionario di suggerimenti che, se da un lato poggiano su solidi basi scientifiche, dall’altro provengono da un sano e apprezzabilissimo buon senso, e sono pensati per essere adottati senza eccessivo sforzo da tutti gli sportivi; anzi direi, più in generale, da chiunque voglia tenersi in un buono stato di forma proprio partendo da una corretta alimentazione.

Elena Casiraghi caldeggia la Dieta Zona, che si basa sul più che ragionevole concetto secondo cui in ogni pasto occorrerebbe bilanciare i macronutrienti adottando la formula 40-30-30, i cui numeri corrispondono alle percentuali, rispettivamente, di carboidrati, proteine e grassi.

Concetto più che ragionevole, dicevamo, ma sovente disatteso da chi fa sport. Troppi di noi, ad esempio, dimenticano un principio: per assumere il corretto apporto proteico quotidiano è necessario iniziare dalla colazione, che invece è troppo spesso il regno incontrastato dei carboidrati.

Eppure nutrirsi in modo equilibrato è semplice e addirittura divertente: Elena Casiraghi ce lo ricorda citando il “metodo della mano”, che insegna a comporre i piatti adoperando pugni, palmo e dita per dosare con accortezza gli alimenti.

Numerosi i consigli disseminati lungo il volume, anche a beneficio di chi si trova lontano da casa e necessita di un pasto rapido, e sacrosanta la battaglia ingaggiata contro l’eccessivo ricorso a cibi ricchi di zucchero.

E siccome anche noi tapascioni ben sappiamo che il benessere dipende tanto dall’alimentazione quanto dall’attività fisica e dal riposo (anzi, questi tre fattori si influenzano vicendevolmente), la seconda parte de L’alimentazione non è nutrizione è dedicata proprio al movimento, con una particolare attenzione rivolta a chi svolge lavori sedentari: i lettori scopriranno che esistono esercizi, di potenziamento e non solo, che durano pochi secondi e si possono svolgere anche tra le mura di un ufficio, e che hanno l’impareggiabile facoltà di tenere attivo il nostro fisico messo a dura prova da ore e ore (e giorni e giorni, e anni e anni) di intima frequentazione con una… sedia.

Il capitolo conclusivo, va da sé, ci parla del riposo, con preziosi spunti su come favorirlo, compreso un breve elenco di alimenti che predispongono a un lieto addormentamento.

In conclusione, ci pare che il maggior merito de L’alimentazione non è competizione stia nel suo tono cordiale, nella grande quantità di informazioni alla portata di tutti (sia per lo stile che per la fattibilità di quanto proposto): e visti i dati sempre più sconfortanti sull’obesità della popolazione adulta e di quella infantile, non è davvero poca cosa.



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Claudio Bagnasco
Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975. Suoi brani narrativi e saggistici sono apparsi su vari blog e riviste. Ha pubblicato alcuni libri, tra cui i romanzi "Silvia che seppellisce i morti" (Il Maestrale 2010) e "Gli inseguiti" (CartaCanta 2019), e la raccolta di racconti "In un corpo solo" (Quarup 2011). Ha curato il volume "Dato il posto in cui ci troviamo. Racconti dal carcere di Marassi" (Il Canneto 2013). Il 31 ottobre 2019 è uscito il suo saggio "Runningsofia. Filosofia della corsa" (il Melangolo, seconda edizione 2021). Con Giovanna Piazza ha ideato e cura il blog letterario "Squadernauti". Ha ideato Bed&Runfast, il punto d'incontro fra il mondo del podismo e quello delle strutture ricettive. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com. Dal 2013 abita a Tortolì, dove gestisce un B&B con la sua compagna, corregge testi, insegna le parole difficili a sua figlia e corre.