Cari lettori, nella chiacchierata di oggi mi permetto una divagazione che è tale solo per metà.
Non più tardi dello scorso lunedì vi ho parlato della mia vacanza a Berlino, dove ho potuto correre con grande gioia e senso di libertà.
Lì mi sono ricordato di come la corsa debba essere una pratica naturale, che accompagni le nostre giornate e che ci restituisca benessere. Un’attività, insomma, che assieme a svariate altre (alimentarsi a dovere, leggere, dialogare, viaggiare, apprendere, insegnare, rispettare il pianeta…) ci permetta una vita dignitosa e – vogliamo esagerare – il più possibile soddisfacente.
Berlino, poi, è ricca di un’umanità varia, piena di energia e curiosità, che dà la sensazione di essere costantemente in movimento, alla ricerca di qualcosa. Per questo, in strada e sui mezzi pubblici, donne e uomini di varie età, condizioni sociali e gusti estetici hanno quasi immancabilmente con sé splendidi e variopinti zaini. Come se volessero manifestare una lieta intolleranza alla sedentarietà, ideologica ancora prima che materiale. E la cosa mi è piaciuta molto.
Questa lunga premessa per dirvi che oggi non vi parlerò di un prodotto squisitamente sportivo, ma che può concorrere a quel senso di benessere generale di cui vi ho appena detto.
Va infine premesso che il marchio in questione, Osprey, è specializzato nella messa a punto di zaini e borse sia per diverse discipline sportive (escursionismo, ciclismo, corsa…) che per la vita di tutti i giorni, dai viaggi – appunto – agli spostamenti all’interno della propria città.
Dell’azienda nata in California nel 1974 ho testato, e mi sta facendo compagnia nella trasferta a Genova (città da cui sto scrivendo queste righe), lo zaino Transporter Panel Loader.
Vediamo di conoscerlo un po’ meglio.
Il Transporter Panel Loader è uno zaino dalla capienza di venticinque litri, e dalle dimensioni di 47×33,5×23 centimetri. Per intenderci, può essere portato sugli aerei di molte compagnie low cost come bagaglio a mano.
È realizzato con materiali robusti rivestiti di TPU (un materiale termoplastico che resiste alle intemperie, alle abrasioni e alle sostanze chimiche).
Impermeabile, il Transporter Panel Loader di Osprey è prodotto in modo sostenibile, a partire da materiali riciclati (in primis il poliestere) che vantano la certificazione Bluesign.
Ha un tascone esterno con doppia cerniera, alta e bassa. Internamente è dotato di una tasca imbottita per il computer portatile, una più piccola per documenti e agende (dove io ho inserito il tablet), un portaoggetti, una tasca per la bottiglia dell’acqua (da me sfruttata per sistemarvi il mio un ombrellino) e due più piccole in cui ho collocato altrettante penne.
Ha poi un anello a cui attaccare un’eventuale luce posteriore e cinghie imbottite regolabili, oltre a una cinghia lombare.
Non so se si possa chiamare test, ma diciamo che dopo un prolungato utilizzo quotidiano il Transporter Panel Loader si è rivelato un fedele alleato nei miei (sempre troppo pochi) tour metropolitani.
La versione in mio possesso, color arancio, è esteticamente impeccabile. Il prodotto è disponibile in altre tre colorazioni, tutte neutre e dunque abbinabili a una vasta gamma cromatica e a diversi stili di abbigliamento, dal classico al casual.
Leggero ma molto resistente e durevole, Transporter Panel Loader di Osprey è davvero utile per chi viaggia. Ma anche per chi si sposta all’interno di uno spazio urbano e ha la necessità di avere le mani libere, e di portare con sé un piccolo kit di… sopravvivenza metropolitana.
Ma soprattutto, ripeto, questo zaino ci ricorda come noi sportivi amatori dovremmo non relegare il benessere a un determinato numero di ore settimanali di allenamento, ma provare a estenderlo a ogni ambito della nostra quotidianità.
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