Suunto 9 Baro: tutto in 81 grammi

Cominciamo con una mesta confessione: sono un podista monomaniaco, non solo nel senso che pratico un unico sport, oggi che sembra quasi obbligatorio essere votati alla multidisciplina. Come aggravante, amo soltanto correre su asfalto: non mi interessa il trail e guardo con una miscela di sospettosità e misericordia a tutte quelle nuove discipline di corsa con ostacoli da Giochi senza frontiere, ambientazioni tardo-medievali e quant’altro.

Premessa doverosa per dirvi che la mia recensione al Suunto 9 Baro, testato per un paio di settimane, non potrà che essere parziale: ho infatti adoperato questo splendido orologio GPS multisport quasi esclusivamente per correre.

I miei allenamenti col Suunto 9 Baro

Per una volta variamo la struttura dei miei articoli: oggi inizierò col parlarvi delle sensazioni che ho provato correndo col Suunto 9 Baro, per poi illustrarvi tutte le funzionalità che, ahimè, non ho potuto saggiare.

Intanto, una volta allacciato al polso (stretto e qualche millimetro sopra l’osso, mi raccomando, in modo che la rilevazione della frequenza cardiaca abbia effetto) ho subito constatato due cose: l’eleganza dell’oggetto e il peso tutto sommato ridotto – 81 grammi – rispetto a ciò che il prodotto offre.

L’avvio di una sessione di allenamento, così come di ogni altra funzione, è davvero semplice: il Suunto 9 Baro è dotato infatti sia di tre pulsanti di navigazione che del touch screen. Provato in diverse tipologie di allenamento assieme al mio antico GPS con fascia cardio, il Suunto si è rivelato estremamente reattivo nelle variazioni della frequenza cardiaca e della velocità: anche nelle prove ripetute, i passaggi dai tratti di scatto a quelli di recupero (e viceversa) sono stati intercettati pressoché in tempo reale. Il segnale GPS, poi, è molto preciso. Il lap automatico fissato a ogni chilometro è segnalato non da un bip ma da una vibrazione: state tranquilli, si tratta di una vibrazione robusta, che non può passare inosservata neppure in gare affollate o negli ultimi chilometri di una competizione particolarmente lunga, quando la nostra lucidità si fa precaria. È inoltre agevole, mentre ci si allena o si compete, cambiare schermata, per avere sempre sotto controllo parametri come frequenza cardiaca e passo (sia medi che istantanei).

Il Suunto 9 Baro monitora anche la durata del sonno e la frequenza cardiaca media durante le ore di riposo: non ho resistito alla tentazione di tenerlo al polso per un paio di notti. La funzione è fondamentale: noi sportivi sappiamo ormai tutti quanto siano importanti quantità e qualità del recupero.

Suunto 9 Baro in pillole

Questo straordinario GPS multisport è perfetto per le competizioni di lunga durata: solidissimo, ha una batteria che permette di monitorare qualcosa come 120 ore di attività consecutive senza bisogno di ricarica. I materiali di cui è composto sono cristallo zeffiro a copertura dello schermo, silicone nel cinturino e acciaio inossidabile nella ghiera. È resistente all’acqua sino a 100 metri di profondità e si può impostare in venti diverse lingue.

L’elenco delle funzionalità è troppo ampio per lo spazio a nostra disposizione: mi limiterò a segnalare le principali. Il Suunto 9 Baro è dotato di bussola e – come suggerisce il nome – di barometro (a differenza del Suunto 9), dà la possibilità di pianificare itinerari e mappe, analizzarli e condividerli su tutti i social e le più note app dei principali sport. Questo prodotto fornisce inoltre dati meteorologici come temperatura e pressione atmosferica, orari di alba e tramonto, fasi lunari, e come se non bastasse segnala anche la previsione di temporali e tempeste.

Per passare a dati inerenti allo sport, il Suunto 9 Baro ha ottanta profili sport preinstallati, permette l’immediato passaggio da un profilo all’altro (inutile dire quanto questo aspetto sia prezioso per i triatleti), e per quanto riguarda ogni singola disciplina ha tutto ciò che ci si potrebbe aspettare da un orologio di alto livello. Noi podisti, ad esempio, abbiamo modo – tra le altre cose – di preimpostare gli allenamenti a intervalli e avere una stima del tempo del recupero dopo ogni uscita, oltre a un’analisi dettagliata di ogni allenamento effettuato.

Conclusioni

A me, abituato a ben altri mezzi tecnologici, testare il Suunto 9 Baro ha provocato un piacevole spaesamento: si tratta forse di quanto di meglio si possa chiedere se si è un amatore di alto livello e si vogliono monitorare in modo costante e preciso i propri allenamenti e le proprie performance sulle lunghe distanze. Grazie al suo design e alla sua interazione con l’app Suunto, che consente di ricevere le notifiche direttamente sull’orologio, questo oggetto è anche un eccellente compagno da indossare nella quotidianità.

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