Si è concluso con un rilevante bottino di vittorie il 2018 dell’equitazione italiana. Nella serie interminabile di successi un posto d’onore meritano senz’altro la seconda vittoria azzurra consecutiva nella Coppa delle Nazioni dello CSIO di Roma Piazza di Siena, e il primo posto nel Rolex Gran Premio Roma, firmato Lorenzo De Luca e Halifax vh Kluizebos; una doppietta che mancava al tricolore dal 1976. Ai successi del salto ostacoli si uniscono le tre medaglie d’oro conquistate ai FEI World Equestrian Games™, i Campionati del Mondo che si sono svolti a Tryon in North Carolina (USA). Un primato (mai prima d’ora l’Italia aveva conquistato tre medaglie d’oro ai WEG) ottenuto grazie ai due ori di Sara Morganti e Royal Delight nel Paradressage e al successo iridato di Silvia Stopazzini, Lorenzo Lupacchini su Rosenstolz (long. Laura Carnabuci) nel Pas de deux di Volteggio.
Se il 2018 ha confermato l’Italia degli sport equestri tra le nazioni da temere, questo 2019 parte con grande motivazione, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche relativamente alle iniziative culturali e sociali, che conferiscono alla Federazione Italiana Sport Equestri un ruolo importante nel mondo dello sport italiano. Di tutto questo, e non solo, si è parlato a Roma presso la Sala Rossa del CONI, la conferenza stampa organizzata dal Presidente della FISE Marco Di Paola dal titolo: “Un 2019 di grandi obiettivi”.
Ad aprire i lavori è stato il Presidente del CONI Giovanni Malagò che ha ribadito il suo interesse, definito da lui stesso quasi maniacale, verso gli sport equestri: “Sono felice di essere qui – ha detto il numero uno del CONI – insieme alla Federazione Italiana Sport Equestri. Ho vissuto da vicino l’anno scorso l’esperienza di Piazza di Siena con la splendida doppietta azzurra (con le vittorie dell’Italia in Coppa delle Nazioni e Lorenzo De Luca in Gran Premio ndr). Sono felice di questi successi storici, che arrivano dopo tanti anni. È stato un 2018 molto importante e salto ostacoli e completo ci lasciano ben sperare per il 2019 e soprattutto per il 2020. Sarete sicuramente capaci – ha aggiunto Malagò – di capitalizzare i successi del 2018, con risultati individuali e di squadra. Successi che hanno anche il compito di trainare la base e l’intero movimento. Anche i due eventi top che abbiamo a Roma (Piazza di Siena e Global Champions Tour ndr) hanno un ruolo molto importante, perché contribuiscono all’incremento dei numeri delle giovani leve, generando un vero e proprio effetto proselitismo Marco – ha concluso Malagò, rivolgendosi a Di Paola – continua così, la via intrapresa è quella giusta”.
“II 2018 è stato un anno col botto, abbiamo avuto risultati incredibili grazie ai nostri atleti. Il 2019 è un anno molto importante perché avremo le qualificazioni olimpiche e su due discipline, il salto ostacoli e il completo, abbiamo ambizioni serie: se la fortuna ci aiuta, la qualificazione è un risultato sicuramente ottenibile“. Questo l’obiettivo posto dal presidente Marco Di Paola, a margine della conferenza “Sport equestri: un 2019 di grandi aspettative sportive, culturali e sociali”. “Il nostro movimento gode di ottima salute, i nostri atleti stanno crescendo tantissimo, stanno facendo sacrifici importanti ma ottenendo grandi risultati – ha osservato il numero uno della FISE -. Il comparto giovanile sta crescendo, devo dire che i tecnici stanno facendo un ottimo lavoro. Sicuramente nelle tre discipline olimpiche e nelle cinque FEI stiamo andando molto molto bene. E sta crescendo tantissimo anche il comparto paralimpico: oltre al Paradressage, stanno venendo fuori anche le nuove discipline FEI e questa è una grandissima soddisfazione per la Federazione e per tutti gli appassionati”.
Se sport, attività agonistica e servizi hanno un ruolo centrale per la Federazione, l’attuale dirigenza federale riconosce sempre di più il fondamentale ruolo sociale e culturale che essa ricopre in qualità di Istituzione di riferimento di questo straordinario e multiforme mondo del cavallo. L’obiettivo federale è quello di sostenere il cavallo come partner per la crescita dei giovani in un ambiente a contatto con la natura, sano e sicuro. Un ambiente sportivo, competitivo in cui il fair play e l’etica guidano l’allenamento e la performance. In questo contesto l’istruttore rappresenta il cardine insostituibile nel percorso di crescita sportiva dell’atleta, sociale del tesserato, umano della persona. Questo ruolo chiave della figura dell’istruttore è ancor più vera quando i protagonisti sono minori, poiché si aggiunge l’impegno a supporto delle famiglie in un delicato ruolo di co-educatore. Con questa consapevolezza cresce l’impegno federale a fare sviluppare una maggiore coscienza sociale di tutti gli stakeholder rispetto alle numerose criticità legate ai temi di protezione dell’infanzia, benessere dei tesserati e del cavallo. La FISE ha quindi deciso di intraprendere un percorso concreto in cui i percorsi formativi di aggiornamento obbligatorio saranno arricchiti di moduli dedicati per formare e sensibilizzare rispetto a queste tematiche. Inoltre sarà decisivo e pervasivo l’impegno nell’affrontare i principi di rispetto, etica, tutela dei diritti e delle opportunità, il cui primo passo concreto va indubbiamente visto nell’istituzione del “Codice Etico e comportamentale per istruttori e staff federale” che deve essere sottoscritto da tutti già per i rinnovi 2019.
In chiusura il Presidente federale Marco Di Paola è stato raggiunto da Savino Zaba (foto in basso), conduttore di Radio Rai, che insieme alla giornalista Francesca Brienza, presenterà lunedì 4 febbraio a Palazzo dell’Arte Spazio Novecento (Roma) i Fise Awards 2019.
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