Editoriale

Quale maratona autunnale correre

Nella penultima puntata del mio podcast, se è lecito citarsi, ho parlato piuttosto a lungo del dilemma estivo che affligge i podisti.

E che non è quello cantato da Elio in Ignudi tra i nudisti, ovvero “se andare al mare/o andare ai monti”. Bensì il seguente: quale maratona autunnale correre?

Faccio qui una sintesi della puntata, a beneficio dei lettori di Moondo.

I (miei) parametri

Cosa mi aiuta a scegliere quale maratona autunnale correre, considerando che io di solito ne preparo due all’anno, una appunto in autunno e l’altra in primavera?

I parametri fondamentali sono due: il primo è il fatto che preferisco collegare alla gara una piccola gita nella maratona primaverile. Il clima è più piacevole e la mia famiglia mi seguirebbe più volentieri. Il secondo è nuovamente legato al clima: col caldo che fa dalle mie parti, e considerando che il mio programma di allenamento per la maratona è di tre mesi, non mi azzardo a iniziare la preparazione prima di metà agosto. Per assicurarmi così di non correre i lunghissimi prima di metà settembre.

Maratone evento o maratone ruspanti?

Negli anni, poi, ho sviluppato una certa noia verso le cosiddette maratone-evento, con decine di migliaia di partecipanti, code infinite per ritirare il pettorale e per entrare in griglia. E, soprattutto, con la sensazione che il contorno della gara sia più importante della gara stessa. Come se in questo modo – tra incontri, dibattiti, sgargianti village e luculliani pasta party – i podisti dimenticassero il vero motivo per cui sono lì: fare fatica per quarantadue chilometri e centonovantacinque metri.

La rosa di maratone

Alla luce di tutto ciò, ecco un piccolo elenco di maratone per me papabili.

Iniziamo dal 13 novembre, con la maratona di Ravenna. Non l’ho mai corsa e potrebbe interessarmi non poco.

Si passa poi al 20 novembre, giorno della maratona di Verona, già corsa. La città, superfluo dirlo, è splendida, e la maratona ottimamente organizzata. Includiamo anche lei nella rosa.

Per dovere di cronaca va aggiunto che lo stesso giorno si corre anche la maratona di Palermo. Sarebbe l’occasione per visitare una bellissima città dove, che vergogna, non sono ancora stato. Ma il percorso si sviluppa su due giri, e mi pare che la maratona porti con sé un sufficiente impegno psicologico, senza bisogno di rifare due volte lo stesso tracciato.

Il 27 novembre è la volta della maratona di Firenze. La gara è stupenda da ogni punto di vista, l’ho corsa nel 2017, e chissà che non ci rifaccia un pensierino. Avrei anche diversi amici da salutare.

Il 4 dicembre c’è la maratona di Trino Vercellese. Che, dicevo nel podcast scherzando ma non troppo, ha tutte le caratteristiche per piazzarsi in cima ai miei gradimenti: passaggi in posti agghiaccianti, drittoni infiniti, pochi iscritti, clima verosimilmente da film di Ingmar Bergman. Tutti gli elementi, insomma, perché sia una gara-gara, dal contesto minimo, nella quale dunque ci si può concentrare solo sull’aspetto sportivo.

Il 4 dicembre è anche il giorno la maratona di Sanremo. Che per me, genovese, sarebbe pure un’occasione per tornare qualche giorno nella mia città: includiamola nel novero.

Si arriva all’11 dicembre. Quando si correrà la maratona in una città che ho amato, Catania. Ma non ho ancora la robustezza psicologica per affrontare un percorso che, se nulla cambierà rispetto agli anni passati, è previsto addirittura su quattro giri!

L’11 dicembre è anche il giorno della maratona di Reggio Emilia, che non ho mai corso, e di cui molti mi hanno parlato benissimo. Segniamola tra le possibili.

Chiude l’anno podistico italiano, domenica 18 dicembre, la maratona di Pisa, che ho già corso due volte (la prima, in verità, arrendendomi al trentesimo chilometro). Ne ho un ottimo e fresco ricordo, al punto da poter dire che per ora incalza quella di Trino Vercellese nella mia ipotetica classifica. Vedremo chi la spunterà.

E voi, e voi? Quale maratona autunnale correrete?

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