Il troppo amore, si sa, fa combinare piccoli e grandi disastri. Per questo noi podisti amatori spesso non collezioniamo solo gare ma anche infortuni: posture o scarpe inadeguate, mancanza di riscaldamento o di stretching, scarsa attenzione al potenziamento della muscolatura (compresa quella, importantissima, del core) e inclinazione a strafare sono tra le principali cause del fatto che molti di noi passano buona parte della stagione sportiva ai box. L’estensore di questo articolo confessa, ad esempio, di ignorare bellamente cosa sia un serio riscaldamento.
A offrire un soccorso almeno parziale a quegli scriteriati dei runner amatori ha pensato LEVITEN®, marchio di una giovane azienda con sede in provincia di Bergamo, nata dall’ingegno di Fabio e Stefano. Fabio, ex mezzofondista di vaglia e ancor oggi buon podista, partendo dalle proprie esigenze di corridore ha fatto mettere a punto da Stefano, che ha avuto il delicato ruolo di formulatore, tre creme davvero interessanti. Un primo plauso va al simpatico gioco di parole del motto aziendale, Lo sport è applicazione. Ma adesso veniamo alla sostanza, con una breve recensione dei tre prodotti.
La crema Fast, in tubetto da 75 millilitri, è consigliata per due scopi ben distinti. Anzitutto, come crema riscaldante, ha un effetto immediato sull’attivazione della muscolatura, grazie all’alta concentrazione di salicilato di metile, che ha un’azione antinfiammatoria e di aumento della microcircolazione sanguigna locale. E in effetti, per chi come me è misteriosamente refrattario agli esercizi di riscaldamento, la crema Fast si è rivelata preziosa prima di uscite lunghe o intense. Il prodotto è inoltre assai utile – in virtù della sua pronta efficacia – per lenire le sofferenze di natura muscolare e tendinea; su di me è stato benefico per un fastidio alla fascia lombare, ed è altrettanto consigliabile per mal di schiena e torcicollo.
Arnica+, disponibile sia in tubetto da 75 millilitri che in barattolo da 500, è indicata in seguito all’attività sportiva, per diminuire i tempi di recupero: stanchezza, dolori, infiammazioni e traumi vengono infatti aggrediti da un’alta concentrazione di arnica e di artiglio del diavolo coadiuvati da acido glicirretico (derivato della liquirizia) e alfa-bisabololo (derivato della camomilla). Stiamo parlando, peraltro, di estratti secchi di queste piante, che garantiscono un effetto più intenso rispetto agli estratti acquosi o alcolici che si trovano in tante creme. Provata dopo una sessione di ripetute sui mille metri e dopo un robusto progressivo, Arnica+ mi ha restituito subito una bella sensazione di tonicità.
Sia la crema Fast che la Arnica+ sono state testate dermatologicamente e messe a punto senza l’impiego di parabeni, petrolati e coloranti.
Veniamo infine alla Protec, che oltre al solito tubetto da 75 millimetri si trova anche in una confezione da venti bustine monodose da 4 millilitri l’una. Questa è la manna di noi maratoneti (così come dei ciclisti o dei triatleti: di chi, insomma, svolge allenamenti anche di diverse ore). Si tratta infatti di un gel antisfregamento, che si differenzia dai prodotti di categoria analoga perché – non avendo una base acquosa – non si scioglie né viene rimosso facilmente dal sudore, oltre a non ungere, non essendo a base di vaselina; contiene infine l’estratto di Zanthoxylum bungeanum, con proprietà lenitive, antiarrossanti e protettive. Testata in un’uscita di ventiquattro chilometri (il massimo che per ora posso concedermi, essendo la mia prossima gara regina ancora piuttosto lontana), ha protetto egregiamente i miei inguini e i miei capezzoli, che spesso dopo i lunghissimi mi riservano amare sorprese.
Aggiungo che sul sito della LEVITEN® troverete una sezione Shop, l’indicazione dei punti vendita sul territorio nazionale e addirittura un box, con tanto di disegni, in cui viene spiegato come applicare le creme.
Tutto, insomma, dalla qualità dei tre prodotti a queste attenzioni nei confronti dei clienti, dimostra come LEVITEN® sia nata dalla passione di uno di noi, uno sportivo amatore, a cui va la mia gratitudine.
Anche perché adesso ho un motivo in più per continuare a saltare il riscaldamento…
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