Consigli

“Dieta e running”: correre, nutrirsi, vivere

Ho conosciuto Fabrizio Angelini alla vigilia della Cortina-Dobbiaco Run del 2019. Ci ha presentati il comune amico Fulvio Massini: Fabrizio, pur non sapendo chi io fossi, iniziò a parlarmi di corsa e alimentazione. Mi tenne (piacevolmente) inchiodato a sé per un buon quarto d’ora, nel quale mi sciorinò una fitta serie di dati e numeri, citando studi a conforto delle sue argomentazioni, guardandomi pressoché sempre fisso negli occhi come per trovare conferma visiva della sua capacità di risultare convincente. Mi accennò anche a un suo volume di prossima uscita, in cui avrebbe espresso il proprio punto di vista sull’importanza, appunto, della nutrizione per i podisti.

Mi bastò quel quarto d’ora per capire quanta competenza e passione muovano Angelini, stimato e influente medico chirurgo specializzato in endocrinologia, nonché presidente del SINSeB. E il libro, dato alle stampe da Rizzoli nel giugno del 2020 col titolo Dieta & running (prefazione di Fulvio Massini, con un contributo di Luca Gatteschi), è l’oggetto di questo articolo.

Dieta & running

Le oltre quattrocento pagine del volume, per densità di informazioni e ritmo incalzante, mi hanno ricordato quel breve incontro dello scorso anno. Dieta & running tocca – anzi, approfondisce – davvero tutti gli aspetti dell’alimentazione declinata a uso dei runner, e lo fa con uno stile chiaro e preciso e, allo stesso tempo, senza sconti: nel senso che se da un lato Angelini è spietato nello sbugiardare una quantità di luoghi comuni (un esempio su tutti: la demonizzazione del burro), dall’altra nega risolutamente che ci siano panacee applicabili universalmente, diete cioè in grado di funzionare su qualunque tipo di corridore.

Generalizzazioni e semplificazioni, in effetti, sono l’esatto opposto di una seria pratica professionale, in virtù della quale il medico è chiamato a valutare di volta in volta lo stato di salute dello sportivo, la sua composizione corporea, le qualità atletiche, le abitudini alimentari (e non solo) e gli obiettivi, in modo da stilare una dieta ad personam davvero calibrata ed efficace. Basti pensare che quasi cinquanta pagine del volume sono dedicate a una serie di esami che Fabrizio Angelini consiglia calorosamente di effettuare, sia per tutelare la propria salute che per offrire al medico tutti gli elementi per approntare il più preciso piano nutrizionale.

Nel primo dei due ampi capitoli centrali si illustrano i principi generali per la corretta alimentazione dello sportivo, con l’analisi di macro e micronutrienti e alcune interessanti finestre che toccano temi di estrema attualità, dalla dieta vegetariana e vegana a una disamina della Dieta Zona, di cui si individuano con grande lucidità pregi e limiti.

Altro capitolo importante è quello dedicato ai consigli sull’alimentazione prima, durante e dopo la corsa, con un’attenzione particolare a due specialità oggi sempre più in voga, il trail e le ultramaratone.

Nella quarta sezione l’autore si occupa dell’integrazione, ed è raro leggere in un volume divulgativo un’indagine così scrupolosa di quelli che Fabrizio Angelini preferisce chiamare supplementi.

Chiude il libro un prezioso capitolo sugli infortuni nel podismo, dove vengono indicati non solo i fattori di rischio ma anche i cibi e la supplementazione ad hoc per il runner infortunato.

Dieta & running si rivela insomma uno scrigno di suggerimenti imperdibili, dati con autorevolezza, non senza ironia e sempre con dettagliate motivazioni. Lungo tutto il volume aleggia, mai esplicitata ma facilmente intuibile tra le righe, la convinzione dell’autore secondo cui la corsa – per noi amatori senza eccessive velleità cronometriche – dovrebbe fungere anzitutto da ausilio per vivere meglio. Anzi, dovrebbe proprio essere integrata in maniera naturale nella nostra quotidianità, come buona norma comportamentale per assicurarci giornate più liete e una vecchiaia più serena. E una corretta alimentazione, altro cardine di un’esistenza sana, dovrebbe intrecciarsi con l’attività fisica, esserne causa (mangio meglio per correre meglio) ed effetto (mangio meglio perché corro meglio): un binomio inscindibile per tenerci alla larga da tutte le poco liete conseguenze di una vita sedentaria.

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